giovedì 14 ottobre 2010

I Due Imperi. L'Aquila e il Dragone

Comunicato stampa

Risultato della cooperazione pluriennale tra il Ministero per i Beni e le Attività Culturali della Repubblica Italiana e lo State Administration for Cultural Heritage della Repubblica Popolare Cinese, arriva a Roma, dopo la tappa milanese a Palazzo Reale, la mostra I due imperi. L’aquila e il dragone e apre l’Anno della Cina in Italia.
Il progetto rappresenta un tassello importante di una positiva collaborazione tra le due Amministrazioni che sarà ulteriormente enfatizzata dalla firma di un nuovo MoU sul partenariato per la promozione del Patrimonio Culturale, in occasione della visita del Primo Ministro Wen Jabao per le celebrazioni di apertura dell’Anno Culturale della Cina1 il 7 ottobre. Il nuovo accordo prevede l’istituzione di un partenariato pluriennale attraverso un rapporto strutturato, che darà un forte impulso allo scambio di mostre e collezioni museali, all’organizzazione e coproduzione di progetti espositivi. Aspetto nodale della collaborazione sarà la partecipazione attiva del MiBAC al progetto di musealizzazione del nuovo Museo Nazionale della Cina di Piazza Tien nan men, che dopo un lungo ed importante intervento di restauro riaprirà i battenti la prossima primavera (192.000 mq espositivi – uno dei più grandi musei al mondo). Una collaborazione esclusiva che prevede la realizzazione di un museo statale della cultura italiana - una vetrina delle civiltà e delle testimonianze storico artistiche che si sono sviluppate nel territorio della penisola italiana. Allo stesso modo, in spirito di reciprocità, l’Italia offrirà un prestigioso spazio espositivo nelle Sale Monumentali del Palazzo di Venezia, al fine di ospitare un museo statale della cultura cinese. È questa la prima volta in cui i due più importanti imperi della storia - quello romano e le dinastie cinesi Qin e Han nel periodo che va dal II secolo a.C. al IV secolo d.C. - vengono messi a confronto.
La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma accoglie un’anteprima dell’esposizione nella Curia Iulia, situata nel cuore della vita politica, commerciale e sociale dell’impero: il Foro romano. La Soprintendenza per il patrimonio Storico-Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma inaugurerà a Palazzo Venezia una più ampia sezione della mostra a partire da novembre. Oltre 450 capolavori italiani e cinesi ricostruiscono le tappe e i momenti salienti del sorgere e dello sviluppo dei due imperi mettendo in luce aspetti della vita quotidiana, della società, del culto e dell’economia.
Intanto, dall’8 ottobre 2010 al 9 gennaio 2011 l’imponente sede del senato romano, che ancora conserva un prezioso pavimento in marmi colorati e gradini in pavonazzetto e giallo antico su cui poggiavano i seggi dei senatori, presenta un’insieme di opere che mettono a fuoco il concetto di impero in entrambe le civiltà.
È nel 211 a.C. che, dopo lotte secolari, lo stato di Qin prevale sugli altri e la Cina viene unificata territorialmente e amministrativamente. È, invece, la successiva dinastia Han (206 a.C. – 220 d.C.) a definire la nozione di civiltà cinese e di impero. L’ideale Qin-Han ha avuto la forza di definire la figura dell’imperatore non solo come capo supremo, ma anche come incarnazione del sistema politico: lo stato si identificava con l’imperatore e i suoi funzionari. In mostra le statue di ufficiali in terracotta trovate nelle fosse di accompagnamento delle tombe dell’imperatore restituiscono un mondo in miniatura, fedele a quello terreno da cui si evince la forza simbolica dell’imperatore stesso. Mentre in Cina si affermavano le dinastie Qin-Han, in Europa cominciava a emergere la civiltà romana.
È solo nel 27 a.C., con il conferimento a Ottaviano del titolo di “Augusto”, che a Roma nasce l’impero. Negli anni successivi si estenderà su tre continenti e per circa due secoli ne conserva la supremazia. È il lungo periodo conosciuto come Pax romana, acme dello sviluppo della civiltà occidentale. Nell’esposizione della Curia una statua loricata di principe giulio-claudio, aquile che sono proprie della decorazione della Curia, così come i plutei che raccontano episodi del principato di Traiano, di cui è in mostra il busto insieme a quello di Caracalla, ripercorrono la storia dell’impero romano.
La rassegna ha già raccolto ampi consensi nella prima tappa a Pechino, al Beijing World Art Museum (29 luglio - 4 ottobre 2009), in occasione delle celebrazioni per il 60° Anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese e successivamente a Luoyang, al Luoyang Museum (29 ottobre 2009 - 15 gennaio 2010). 50 i musei coinvolti, la mostra è curata per l’Italia dal Professor Stefano De Caro, Direttore Generale per le Antichità del MiBAC, per la Cina dal Professor Xu Pingfang (Responsabile dell’Istituto di ricerca e archeologica dell’Accademia Cinese di Studi sociali, Direttore della Società Cinese di Archeologia, capo editore del Yanjing Xuebao). Trentasei sono i musei prestatori in Cina con opere provenienti dalle province dello Shaanxi, (sede della Capitale dell’Impero Chang’an), dello Henan, Hebei, Jiangsu, Liaoning, Hunan, Guandong, Guanxi e dal Gansu, che concedono prestiti eccezionali, alcuni dei quali mai usciti prima dal territorio cinese. Per la parte italiana, sono stati coinvolti i più importanti siti e musei archeologici nazionali.
I guerrieri di terracotta, una veste funeraria di giada, un sarcofago laccato con preziosi intarsi di giada, il pregiato stendardo in seta dipinta e il corredo funerario di Mawangdui, con lacche e bronzi, affreschi di epoca Han, modelli di case, utensili in bronzo e oro, testimoni di un florido impero cinese, saranno affiancati ad altrettanto maestosi gruppi statuari in marmo, affreschi, mosaici, utensili in argento, altari funebri appartenenti alla tradizione dell’impero romano.

Titolo: I Due Imperi. L'Aquila e il Dragone
Durata: fino al 9 gennaio 2011
Sede: Roma, Curia Iulia (Foro Romano)
Orario: 8.30 - 18.30 fino al 24 ottobre; dal 25 ottobre 8.30 - 16.30
Costo del biglietto: 12.00 euro (lo stesso biglietto consente l'accesso al Colosseo, al Palatino e al Foro Romano); riduzioni: 7,50 euro; per informazioni 0639967700

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