Il Centro Saint-Bénin di Aosta dal 29 aprile al 30 settembre presenta la mostra Giorgio De Chirico. Il labirinto dei sogni e delle idee, che, attraverso 40 dipinti a olio, 10 tempere e disegni, 15 grafiche, illustra il percorso all’insegna
della metafisica che scorre lungo le diverse fasi stilistiche del lavoro di De
Chirico: recupero della tradizione classica, stimolazioni surreali, riavvicinamento
alla realtà attraverso le modulazioni del barocco e infine l’invenzione di
nuovi temi e tecniche. Capitoli che al loro apparire, nel sovrapporsi delle
poetiche, hanno provocato polemiche in campo internazionale, ma anche determinato
implicazioni filosofiche, letterarie e psicanalitiche. Le visioni utopiche di
De Chirico, simbolo della sua "scrittura dei sogni", secondo la definizione
coniata da Ardengo Soffici sulla rivista Lacerba nel 1914, hanno stimolato
l’architettura, mentre le atmosfere indefinite, il senso del tempo sospeso,
dell’infinito che cala anche sulle cose quotidiane e comuni, sono stati
partecipati dalla narrativa moderna.
La mostra di Aosta – a cura di Luigi Cavallo con Franco Calarota –
presenta un'importante selezione di opere raramente esposte e provenienti da
prestigiose collezioni private italiane, da raccolte pubbliche, dal MART di
Rovereto e dal Museo Casa Rodolfo Siviero, che eccezionalmente hanno
abbandonato la loro originaria collocazione per essere ammirate dal grande
pubblico. Nel catalogo, edito da Silvana Editoriale, sono presenti i testi di
Jacqueline Munck (curatrice del Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris e
della mostra più completa che sia mai stata realizzata sull'opera di Giorgio de
Chirico e tenutasi nella sede del museo parigino nel 2009), Luigi Cavallo,
Attilio Tori.
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