Arte torna Arte è l'espressione coniata da Luciano Fabro a raccolta di una serie di sue lezioni e conferenze tenute tra il 1981 e il 1997 presso sedi universitarie, accademie e musei del mondo. Assumere tale espressione come titolo della mostra da tenersi alla Galleria dell’Accademia di Firenze equivale a condividere il principio secondo cui, pur nelle diverse modalità verificatesi in ogni tempo e nelle inevitabili fratture che segnano i suoi percorsi, tutta l’arte si dipana da un’unica radice che fittamente si articola, con flusso continuo, nei diversi territori della nostra cultura.
Un discorso sulle origini e il persistere dei modelli e delle forme è l’essenza stessa della storia dell’arte, dei suoi linguaggi e delle sue modalità visive e plastiche di tutti i tempi; esso apre inoltre ad una riflessione che, attraverso la memoria, evoca collegamenti e pensieri complessi, costruendo un sistema che permette di ragionare sulle figure, sui processi compositivi e sugli archetipi del fare arte.
Nell'opera dei grandi artisti, questo atteggiamento di meditazione e rielaborazione ininterrotta sulle fonti, non porta a vuote evocazioni nostalgiche, ma, andando ben oltre le prassi della 'copia', del 'd'après' e della citazione, genera creazioni profondamente innovative: la scelta che questa mostra propone guarda dunque alla storia e all'iconologia come forme vive di appartenenza, per una lingua ancora piena di possibilità interpretative.
Il luogo che ospiterà la mostra, sede del David e dei Prigioni di Michelangelo e di una vasta e importante raccolta di pittura fiorentina medievale e rinascimentale, si configura come lo spazio ideale per concretare il dialogo fra le opere del passato e gli artisti moderni e contemporanei, offrendo al pubblico l'esperienza di un continuo contrappunto. Infatti l'esposizione coinvolgerà non solo gli ambienti specificamente dedicati alle mostre temporanee, ma anche le sale della collezione permanente, laddove l'inserimento di opere del Novecento e della contemporaneità risulti di più immediata e chiara evidenza.
La rosa di artisti individuati annovera nomi di massimo rilievo: Francis Bacon, Louise Bourgeois, Alberto Burri, Antonio Catelani, Martin Creed, Gino De Dominicis, Rineke Dijkstra, Marcel Duchamp, Luciano Fabro, Hans Peter Feldmann, Luigi Ghirri, Antony Gormley, Yves Klein, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Leoncillo, Sol Le Witt, Eliseo Mattiacci, Olaf Nicolai, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Giuseppe Penone, Pablo Picasso, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Renato Ranaldi, Alberto Savinio, Thomas Struth, Fiona Tan, Bill Viola, Andy Warhol.
Un programma di eventi collaterali, comprensivo di incontri con artisti, concerti, proiezioni di film e performance, si affiancherà alla mostra al fine di approfondire o ampliare le tematiche proposte.
Un discorso sulle origini e il persistere dei modelli e delle forme è l’essenza stessa della storia dell’arte, dei suoi linguaggi e delle sue modalità visive e plastiche di tutti i tempi; esso apre inoltre ad una riflessione che, attraverso la memoria, evoca collegamenti e pensieri complessi, costruendo un sistema che permette di ragionare sulle figure, sui processi compositivi e sugli archetipi del fare arte.
Nell'opera dei grandi artisti, questo atteggiamento di meditazione e rielaborazione ininterrotta sulle fonti, non porta a vuote evocazioni nostalgiche, ma, andando ben oltre le prassi della 'copia', del 'd'après' e della citazione, genera creazioni profondamente innovative: la scelta che questa mostra propone guarda dunque alla storia e all'iconologia come forme vive di appartenenza, per una lingua ancora piena di possibilità interpretative.
Il luogo che ospiterà la mostra, sede del David e dei Prigioni di Michelangelo e di una vasta e importante raccolta di pittura fiorentina medievale e rinascimentale, si configura come lo spazio ideale per concretare il dialogo fra le opere del passato e gli artisti moderni e contemporanei, offrendo al pubblico l'esperienza di un continuo contrappunto. Infatti l'esposizione coinvolgerà non solo gli ambienti specificamente dedicati alle mostre temporanee, ma anche le sale della collezione permanente, laddove l'inserimento di opere del Novecento e della contemporaneità risulti di più immediata e chiara evidenza.
La rosa di artisti individuati annovera nomi di massimo rilievo: Francis Bacon, Louise Bourgeois, Alberto Burri, Antonio Catelani, Martin Creed, Gino De Dominicis, Rineke Dijkstra, Marcel Duchamp, Luciano Fabro, Hans Peter Feldmann, Luigi Ghirri, Antony Gormley, Yves Klein, Jannis Kounellis, Ketty La Rocca, Leoncillo, Sol Le Witt, Eliseo Mattiacci, Olaf Nicolai, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Claudio Parmiggiani, Giuseppe Penone, Pablo Picasso, Alfredo Pirri, Michelangelo Pistoletto, Renato Ranaldi, Alberto Savinio, Thomas Struth, Fiona Tan, Bill Viola, Andy Warhol.
Un programma di eventi collaterali, comprensivo di incontri con artisti, concerti, proiezioni di film e performance, si affiancherà alla mostra al fine di approfondire o ampliare le tematiche proposte.
Titolo mostra: Arte torna Arte
A cura di: Bruno Corà, Franca Falletti, Daria Filardo
Sede: Galleria dell’Accademia, Firenze
Durata: 8 maggio - 4 novembre 2012
Catalogo: Giunti Editore
Immagine: Louise Bourgeois, Arch of Hysteria, 1992-1993, scultura in bronzo, cm 83x102x59, New York, Louise Bourgeois Studio.
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