di Sonia Gammone
Lo scorso 17 aprile presso il Salone degli Incanti ex
Pescheria di Trieste si è aperta al pubblico la raccolta forse più
rappresentativa della cultura artistica slovena in Italia, custodita in
prestigiose istituzioni private. Ad anticipare la rassegna italiana ce ne sarà
un’altra slovena allestita al Cankarjev dom di Ljubljana. Entrambe le mostre si
svolgono sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e del
Presidente della Repubblica Slovena e con il Patrocinio dei Comuni di Trieste e
di Ljubljana. Grazie al decisivo interessamento della Banca Monte dei Paschi di
Siena, è stato possibile così mettere insieme questa prestigiosa esposizione. Il
Salone del Incanti accoglie circa 150 opere del Novecento delle quali solo
alcune sono di artisti noti al grande pubblico nazionale come Music, Spacal,
Cernigoj, Bambic, Grom, Saksida, Sirk, Cesar, Palcic, Kralj. Molti altri,
magari molto noti oltre frontiera, saranno per i più delle scoperte. Tutti
comunque rappresentano un’importante testimonianze della grande vitalità
artistica di una comunità piccola ma molto attiva e molto orientata a fare
proprie le sollecitazioni e la cultura più internazionale, sia per formazione
sia per i riconoscimenti ricevuti. Un importante tributo all’arte e alla
ricchezza culturale del territorio triestino e goriziano che si innesta su un
percorso di profonda indagine sugli artisti sloveni.grazie a questa esposizione
gli orizzonti si dischiudono su un modo nuovo e quasi inesplorato di fare arte,
e forse sta proprio in questo la particolarità della mostra.
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