Comunicato stampa
“Era l’autunno del 2010 quando con orgoglio, entusiasmo e
determinazione avviammo i lavori di restauro della Chiesa. Oggi, esattamente
due anni dopo, a seguito d’importanti interventi strutturali e di recupero, ci
accingiamo a restituire alla città di Brescia un edificio - mirabile gioiello
architettonico e scrigno di opere d’arte di grande pregio - altrimenti
destinato al crollo”.
Con queste parole, nel corso della presentazione alla stampa
della fase finale del restauro della Chiesa di Santa Maria della Carità, il
Presidente della Fondazione CAB Alberto Folonari ha annunciato un grande evento
per celebrarne l’inaugurazione ufficiale. “Si terrà – ha anticipato Folonari –
alla fine di febbraio e vedrà il coinvolgimento della città che, così come era
avvenuto nei secoli passati quando si era reso necessario intervenire
sull’edificio per restauri impegnativi, anche in questa occasione ha
partecipato con generosità: grazie al contributo dei molti benefattori
bresciani, ai due milioni di euro messi a disposizione per il restauro dalla
Fondazione CAB si sono infatti aggiunti altri 400mila euro, che hanno
consentito di far fronte ad alcuni interventi inizialmente non preventivati”.
Oltre al Presidente della Fondazione CAB, alla conferenza
stampa odierna erano presenti l’architetto Giovanni Tortelli dello studio
associato Tortelli – Frassoni, responsabile del progetto e della direzione dei
lavori e Monsignor Federico Pellegrini della Cattedrale di Brescia.
“La Chiesa – ha dichiarato Tortelli - nel suo insieme è un
monumento unico ed eccezionale dal punto di vista storico, artistico e
architettonico. Per questo è stato per noi motivo di grande soddisfazione collaborare
con la Fondazione CAB al progetto di restauro. La struttura era a rischio di
cedimento. Grazie ad un lavoro professionalmente molto impegnativo, con
collaborazioni di abili maestranze, l'abbiamo restituita nella sua integrità”.
“Nel corso del restauro – ha sottolineato Folonari – insieme
all’Associazione Amici della Chiesa sono state realizzate più di cinquanta
visite guidate al cantiere che hanno coinvolto oltre un migliaio di cittadini;
c’è stata la Notte Bianca della Chiesa con la presentazione degli affreschi
alla città; sono stati realizzati tornei e lotterie per raccogliere fondi; sono
stati interessati tutti i club della città e del territorio e sono state
coinvolte le scuole bresciane di restauro e i loro allievi. Le risposte
positive non sono mancate, come testimonia il Libro D’Oro, un unicum in
pregevole edizione dove oltre agli scritti relativi al progetto si raccolgono
le firme di coloro che, a qualsiasi titolo, si sono interessati alla Chiesa.
Ciò mi rende ancor più lieto di annunciare che Brescia potrà presto tornare ad
annoverare tra i suoi gioielli questa perla di straordinario valore che,
realizzando nuove sinergie con la realtà circostante, contribuirà a fornire
nuovo impulso allo sviluppo del turismo culturale in città”.
“Grazie a questo restauro – ha dichiarato Monsignor
Pellegrini – via Musei, da Santa Giulia alla Chieasa Santa Maria della Carità,
diventa un itinerario ideale verso la valorizzazione e la riscoperta
dell'identità bresciana all'insegna della sinergia tra spirituale e materiale,
elemento artistico e sentimento religioso”.
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