Si
è chiusa domenica 9 dicembre a Barile (PZ) la IV edizione del “Premio
Enogenius”, concorso internazionale di pittura contemporanea promosso dalla
locale Pro Loco e dalla rivista specialistica “In Arte”, in collaborazione con
l’Associazione Orme, per celebrare il vino Aglianico del Vulture. Alla
cerimonia di premiazione dei vincitori, avvenuta all’interno di Palazzo Frusci,
sono intervenuti, coordinati dalla giornalista Giovanna Russillo, il presidente
della Pro Loco di Barile Daniele Bracuto, il direttore editoriale di “In Arte”
Angelo Telesca, il presidente dell’Associazione Orme Francesco Mastrorizzi e il
vicesindaco di Barile Antonio Murano.
Ancora
una volta il “Premio Enogenius” è riuscito a promuovere a livello nazionale il
territorio del Vulture e a dare visibilità alle sue ricchezze, grazie ai
notevoli sforzi organizzativi messi in atto dalle associazione coinvolte
nell’evento. A testimonianza di ciò le numerose adesioni giunte da molte regioni
d’Italia, a partire dalla Lombardia per arrivare alla Sicilia, da parte di
artisti che sono venuti a conoscenza delle zone ospitanti la manifestazione attraverso
il veicolo della pittura. Elevato, come sempre, è stato il livello artistico
delle opere presentate, che hanno dovuto superare una selezione preliminare da
parte della giuria, la quale per ogni suo giudizio, compreso quello finale, si
è basata su criteri quali la stretta attinenza al tema del concorso –
quest’anno “L’euforia di Dioniso” –, la qualità, la ricerca, l’originalità e la
contemporaneità.
La
giuria, formata dai componenti della redazione di “In Arte” e dal critico e
giornalista Rai Rino Cardone, ha decretato come vincitrice l’opera intitolata “Il
vino, liberazione dei sensi” dell’artista avellinese Marcaurelio Iacolino (in
arte Il Colorista), secondo la seguente motivazione: “L’artista ha saputo
trasmettere, attraverso pochi e significativi elementi, l’idea di energia e di
slancio euforico dei sensi che caratterizza l'ebbrezza dionisiaca. L’esplosione
cromatica che scaturisce dal calice di vino è una chiara manifestazione di
forza istintiva, vitalità, follia, passione, esaltazione, e rimanda anche alla
perdita di stabilità e di misura che può derivare dall’eccesso. Il valore
dell’opera è accresciuto, in termini di materiali impiegati, dall’eleganza e
dalla preziosità del color oro.”
Seconda
classificata l’opera “Verde vino” di Sara Di Costanzo (Cava de' Tirreni - SA),
apprezzata per il valore semantico assegnato ai colori: “il rosso esalta la
vitalità, il verde celebra, in maniera simbolica, la forza della natura e la
fecondità, di cui Dioniso è l’interprete mitologico per antonomasia”. Al terzo
posto il dipinto “In vino hilaritas” di Irene Albano (Pisticci - MT), che ha saputo
richiamare il tema del concorso attraverso “un moderno ilare Dioniso, che ben
esprime l’irrazionalità e la caduta di ogni freno inibitorio, rappresentato,
grazie ad una sagace citazione, dall’autoritratto ridente del pittore cinese
Yue Minjun”.
Sono state segnalate, inoltre, le opere realizzate
da Linda Angelini (Pignola - PZ), Giuseppe Genna (Campobello di Mazara - TP),
Antonio Telesca (Potenza) e Anna Mazza (Bari). Premiati, infine, Salvatore
Malvasi di Barile (PZ), grazie ai voti della giuria popolare, e di nuovo Linda
Angelini, cui è andato il riconoscimento speciale da parte degli utenti di
Facebook iscritti alla pagina di “In Arte”.
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