di Giulia Smeraldo
Quando pensiamo ad un museo siamo sempre alle prese con due
unici concetti: antico e noioso. Dare vita ad un museo che racconti la cultura
moderna è un’impresa davvero ardua e ci sono solo pochissimi esempi nel nostro
paese che possono vantarla; uno di questi è il VIGAMUS – Video games Museum of
Rome inaugurato nell’ottobre 2012. Quanto il mondo videoludico sia parte
integrante della nostra cultura è ormai evidente, anche se non tutti si rendono
conto del suo reale impatto. La retorica secondo la quale i videogiochi siano
il demone dell’intrattenimento, da evitare quando si diventa grandi, che rovina
il cervello dei bambini e che il tempo perso a videogiocare potrebbe essere
meglio speso altrove, lasciano oramai il tempo che trovano. L’arte videoludica
è la realtà di ogni persona nata dalla fine degli anni ’70 fino ad oggi, è il
reale mezzo artistico con il quale ci confrontiamo, in maniera diretta, e al
contrario di quanto si pensi, crea legami, comunità e partecipazione attiva;
tutto quello che le arti maggiori (pittura, scultura etc.) hanno sempre fatto
nel corso dei secoli.
Andando nel dettaglio del museo, questo presenta una
collezione davvero interessante e completa delle console che hanno fatto la
storia dei videogiochi: quando ho attraversato quei corridoi l’ho fatto da
videogiocatrice e vedere in vetrina tutto ciò che ha fatto parte della mia
infanzia e che ancora riempie giornate della mia vita è stato emozionante e la
consapevolezza di far parte di una comunità mondiale di videogiocatori che si
confrontano con le storie e le sfide offerte dal media è entusiasmante. Insieme
all’esposizione di console troviamo anche i giochi e le cartucce originali di
Intellivision e NES (Nintendo Entertainment System), solo per citarne alcuni e
due sale dove poter videogiocare; insomma un reale luogo di cultura dove l’arte
si tocca con mano, dove ci sono ricordi e dove sappiamo che ogni anno ci
saranno nuovi pezzi da aggiungere e aggiornare nella collezione in un continuo
divenire.
Come si legge sul sito del museo: «grazie a VIGAMUS – Museo
del Videogioco di Roma potrete finalmente conoscere le sue origini, dai primi
esperimenti fino agli anni '80: 63 pannelli illustrati in italiano e in
inglese, pareti giganti dedicate ai cult del passato, oltre 150 pezzi originali
in esposizione tra console e giochi d'epoca e un'area interattiva per
sperimentare la Storia del Videogioco con le proprie mani. Uno spettacolare
viaggio nel tempo, che porterà i gamer di tutte le età in un mondo nuovo e
sensazionale. Con VIGAMUS scoprirete i leggendari protagonisti, i bizzarri
aneddoti e le incredibili avventure di quella che è l’invenzione più divertente
e innovativa del 20° secolo.»
Non è solo un luogo ricco di una straordinaria collezione
videoludica fatta anche di stampe, riviste e una sala conferenze davvero ben
strutturata, ma è soprattutto il primo museo dedicato a tutto il mondo
videoludico, il primo a rendersi conto di quanto i videogiochi siano la più
moderna forma d’arte; all’interno di un mondo dove l’arte contemporanea cerca
di dare vita a significati attraverso relazioni, partecipazione e comunità i
videogiochi aggiungono adrenalina, stupore, interazione e puro divertimento.
VIGAMUS -
The Video Game Museum of Rome
Via Sabotino, 4 - 00195 Roma
Tel./fax: +39 06 45475940
Orari d’apertura: da martedì a domenica dalle 10:00 alle
20:00
www.vigamus.com
www.facebook.com/vigamusrome
1 commento :
bellissimo articolo!
Posta un commento