mercoledì 10 luglio 2013

La Chiesa della Madonna del Vetere a Moliterno

di Carmelinda Potenza

La Chiesa di Santa Maria del Vetere è una chiesa trecentesca situata nel comune di Moliterno (PZ) con origini molto antiche. Fu costruita dai patrizi grumentini come tempio pagano in onore degli dei Silvano e Diana Cacciatrice e nel corso dei secoli ha subito molti cambiamenti e ristrutturazioni a causa di guerre e deterioramenti. Con la distruzione di Grumentum la chiesa andò in rovina e nel 1272 la principessa Odolina d’Aquino ordinò la ricostruzione della stessa, poi ultimata dalla principessa Caterina, moglie di Oddone II di Brayda. La chiesa subì molte trasformazioni fino alla sua ristrutturazione avvenuta nell’Ottocento: nel ’400 fu edificato il muro di fondo, mentre nella prima metà del ’600 fu ampliata la cappella verso ovest e fu realizzato il ciclo pittorico sulla parte sinistra del santuario. Nel XIX secolo fu restaurata per volontà del sacerdote Pietro de Nito, in quanto minacciava rovina.
Oggigiorno è possibile ammirare affreschi del ’500 e del ’600 di scuola napoletana, una statua di gesso del ’400 e altre pitture del ’300. Sul primo altare a sinistra era visibile uno stupendo crocifisso ligneo, che però fu trafugato nel 1986, insieme a due puttini lignei e dei candelieri d’oro.
Nell’affresco principale che occupa la parte di fondo dell’abside compare come figura principale Dio Padre che sorregge il Cristo Crocifisso, inquadrato in una mandorla circondata da teste di cherubini. Nella parte destra della composizione si trova la figura di San Marco, mentre nella sinistra San Giovanni Evangelista, entrambi in piedi. Sullo sfondo è raffigurato un paesaggio costituito da rocce e alberi, e al lato sono dipinte due figure che corrispondono a San Pietro e a San Paolo. L’opera è abbastanza deteriorata e la parte inferiore è in parte distrutta per l’apertura di una porta, per questo motivo la firma dell’artista non è del tutto leggibile. Sciolta dalle abbreviazioni si potrebbe leggere D. Martino o de Martino e neppure la data è esatta: 1544 non è riconducibile alla datazione dell’affresco, bensì a un restauro. L’artista è considerato mediocre, in quanto utilizza aspetti culturali interessanti di provenienza napoletana, ma li filtra attraverso una sensibilità provinciale che li indebolisce.
La Madonna del Vetere si festeggia ogni anno l’8 settembre e viene onorata con riti religiosi e manifestazioni civili. Durante i nove giorni che precedono il ritorno al paese, si celebra sul monte una novena seguita dalla celebrazione della Santa Messa e dalla recitazione di alcune preghiere e di canti tradizionali. La festa, che si svolge con grande solennità e partecipazione dei fedeli, si conclude nella tarda serata con musica in piazza e fuochi pirotecnici.
Per un paio di anni, precisamente dal 2009, la chiesa è stata chiusa al pubblico per motivi tecnici. Il 20 maggio del 2009, a poco meno da un mese dalla presentazione del lavoro di ricerca sul patrimonio artistico medievale della chiesa, Don Domenico Petroccelli e l’autore dello studio Antonio Rubino, recatisi al santuario moliternese per effettuare un nuovo servizio fotografico, trovarono una brutta sorpresa. La controsoffittatura era caduta a seguito del grave danneggiamento degli embrici e di infiltrazioni di acqua. La brutta notizia, comunicata subito all’Ufficio Tecnico del Comune di Moliterno, fu rigirata ai Vigili del Fuoco che nella stessa mattinata effettuarono il loro sopralluogo. Oltre al crollo di parte degli intonaci del soffitto fu constatato anche il grave deterioramento delle capriate lignee del tetto e il conseguente avvallamento del manto di copertura, con imminente pericolo di crollo. Oltre ai danni, però, mentre si facevano i lavori di restauro fu scoperto un altro affresco molto antico, sotto quello principale dietro l’abside, ma l’amministrazione ha deciso di non scoprirlo per non rovinare quello di sopra. La chiesa, che vanta una storia e un patrimonio artistico unico per l’intera Val d’Agri, fu dichiarata inagibile e chiusa al pubblico, cosa abbastanza grave, considerando che, tra il mese di maggio e di settembre ospita molte celebrazioni liturgiche legate alle tradizioni secolari moliternesi, mai interrotte, neanche durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Solo il 24 maggio di quest’anno la chiesa è stata riaperta al pubblico e la Madonna è stata riportata al suo posto, in modo da poter celebrare, esattamente come vuole la tradizione, la ricorrenza secolare.
La chiesa per motivi di sicurezza è visibile solo nei giorni dedicati alla festività, a maggio e settembre, e su richiesta al comune di Moliterno. Per ulteriori notizie e approfondimenti storici sulla chiesa e sugli affreschi al suo interno è possibile consultare il libro Moliterno luoghi e simboli della fede, a cura della bibliomediateca G.Racioppi.

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