giovedì 11 aprile 2013

Quando nasce un museo: vi presento il VIGAMUS

di Giulia Smeraldo

Quando pensiamo ad un museo siamo sempre alle prese con due unici concetti: antico e noioso. Dare vita ad un museo che racconti la cultura moderna è un’impresa davvero ardua e ci sono solo pochissimi esempi nel nostro paese che possono vantarla; uno di questi è il VIGAMUS – Video games Museum of Rome inaugurato nell’ottobre 2012. Quanto il mondo videoludico sia parte integrante della nostra cultura è ormai evidente, anche se non tutti si rendono conto del suo reale impatto. La retorica secondo la quale i videogiochi siano il demone dell’intrattenimento, da evitare quando si diventa grandi, che rovina il cervello dei bambini e che il tempo perso a videogiocare potrebbe essere meglio speso altrove, lasciano oramai il tempo che trovano. L’arte videoludica è la realtà di ogni persona nata dalla fine degli anni ’70 fino ad oggi, è il reale mezzo artistico con il quale ci confrontiamo, in maniera diretta, e al contrario di quanto si pensi, crea legami, comunità e partecipazione attiva; tutto quello che le arti maggiori (pittura, scultura etc.) hanno sempre fatto nel corso dei secoli.
Andando nel dettaglio del museo, questo presenta una collezione davvero interessante e completa delle console che hanno fatto la storia dei videogiochi: quando ho attraversato quei corridoi l’ho fatto da videogiocatrice e vedere in vetrina tutto ciò che ha fatto parte della mia infanzia e che ancora riempie giornate della mia vita è stato emozionante e la consapevolezza di far parte di una comunità mondiale di videogiocatori che si confrontano con le storie e le sfide offerte dal media è entusiasmante. Insieme all’esposizione di console troviamo anche i giochi e le cartucce originali di Intellivision e NES (Nintendo Entertainment System), solo per citarne alcuni e due sale dove poter videogiocare; insomma un reale luogo di cultura dove l’arte si tocca con mano, dove ci sono ricordi e dove sappiamo che ogni anno ci saranno nuovi pezzi da aggiungere e aggiornare nella collezione in un continuo divenire.
Come si legge sul sito del museo: «grazie a VIGAMUS – Museo del Videogioco di Roma potrete finalmente conoscere le sue origini, dai primi esperimenti fino agli anni '80: 63 pannelli illustrati in italiano e in inglese, pareti giganti dedicate ai cult del passato, oltre 150 pezzi originali in esposizione tra console e giochi d'epoca e un'area interattiva per sperimentare la Storia del Videogioco con le proprie mani. Uno spettacolare viaggio nel tempo, che porterà i gamer di tutte le età in un mondo nuovo e sensazionale. Con VIGAMUS scoprirete i leggendari protagonisti, i bizzarri aneddoti e le incredibili avventure di quella che è l’invenzione più divertente e innovativa del 20° secolo.»
Non è solo un luogo ricco di una straordinaria collezione videoludica fatta anche di stampe, riviste e una sala conferenze davvero ben strutturata, ma è soprattutto il primo museo dedicato a tutto il mondo videoludico, il primo a rendersi conto di quanto i videogiochi siano la più moderna forma d’arte; all’interno di un mondo dove l’arte contemporanea cerca di dare vita a significati attraverso relazioni, partecipazione e comunità i videogiochi aggiungono adrenalina, stupore, interazione e puro divertimento.

VIGAMUS - The Video Game Museum of Rome
Via Sabotino, 4 - 00195 Roma
Tel./fax: +39 06 45475940
Orari d’apertura: da martedì a domenica dalle 10:00 alle 20:00
www.vigamus.com
www.facebook.com/vigamusrome

1 commento :

Mary ha detto...

bellissimo articolo!