di Lauramaria Figundio
Architetto, musicista autodidatta, attore, fotografo, non necessariamente in quest’ordine. Antonio Morese è stato premiato con il terzo premio nella rassegna “Incontr’Arte”, promossa dell’associazione culturale “In Arte Exhibit” con il patrocinio del Comune di Potenza e il sostegno di Banca Monte Pruno, grazie alla sua fotografia Raggio di sole nel castello di Lagopesole, scelta dalla giuria «per il potere di suggestione nel contrasto tra zona in ombra e luce e per la scelta dell‘impostazione spaziale del fascio, che suggerisce una ipotetica ‘strada di sole’ del futuro nelle pietre del castello di Lagopesole».
Figlio d’arte, di un padre con la passione per la pittura, ma geloso dei suoi lavori, custoditi nella sua casa-galleria, Antonio Morese si interessa di fotografia dagli anni ‘70, ma anche lui, sempre seguendo le orme paterne, ha scelto di non esporre mai in pubblico.
Le sue foto si caratterizzano per un’essenza materica molto forte, che emerge dalla bidimensionalità del supporto, spinta dalle sottolineature chiaroscurali create dalla luce calda. Muri, pietre, selciati, il grano mosso dal vento o un telo steso al sole trasferiscono all’osservatore la loro consistenza, ruvida come il tufo, lieve come il vento, materia densa che risalta grazie ad un uso sapiente dei colori e della luce.
Gli scatti di Antonio Morese sono dedicati alla materia, ai particolari del paesaggio, sono angoli di mondo che l’osservatore può, se vuole, caricare di significato evocativo. Nell’opera di Antonio Morese c’è spazio per chi mostra e per chi osserva. Il fotografo imprime con lo scatto la bellezza di angoli inaspettati, nobilita particolari nascosti, quasi invitando, con grande discrezione, l’osservatore a condividere la bellezza nascosta nelle piccole cose. Il fotografo è, per definizione, un osservatore attento; ad Antonio Morese va il merito di invitarci a guardare dove non penseremmo mai di trovare qualcosa di così bello ed interessante.
Nessun commento :
Posta un commento