di Rosanna D’Erario
Il Palazzo Reale di Milano, ospita ancora per poche ore un mostra monografica unica, la più importante mai realizzata in Italia su Leonardo da Vinci (1452-1519), talento assoluto del Rinascimento. Un’occasione unica per ammirare la sua poliedricità caratterizzata da due aspetti: l’estro e la mente razionale. Dodici sezioni in cui si può cogliere tutto ciò che è stato Leonardo: pittore, scultore, ingegnere, anatomista, musicista, inventore.
Accanto ad opere di importanza capitale come il San Gerolamo dei Musei Vaticani, il Ritratto di Musico della Pinacoteca Ambrosiana, la Scapigliata della Galleria Nazionale di Parma e la Madonna Dreyfuss della National Gallery di Washington, anche importanti opere di confronto, tra cui spiccano i nomi di Sandro Botticelli, Donato Bramante, Antonello da Messina, Filippo Lippi, Ghirlandaio, Paolo Uccello ed ovviamente del suo maestro, Verrocchio.
Dunque, attraverso un percorso non cronologico, ma di rapporti e confronti trasversali con altri artisti, ci si muove tra gli schizzi, i dettagliati disegni, gli appunti in cui si rimane stregati dalla sua scrittura speculare, le macchine, le sculture, i dipinti, le continue sperimentazioni. Opere scelte in perfetta armonia per farci cogliere con estrema sintesi l’arte ineguagliabile di Leonardo, come una sorta di poesia che non si ascolta, ma si vede. Una celebrazione di Leonardo e della fama di mito che lo circonda, un fascino senza tempo, perché Leonardo non smetterà mai di stupire ed ammaliare.
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