sabato 27 giugno 2009

Noi poveri figurinai

Comunicato stampa

Con cinquantadue opere su carta debutta a Ferrara, al Chiostro di San Paolo, l’artista e grafico Franco Balan. La mostra intitolata “Noi poveri figurinai” è promossa dall’associazione culturale Ferrara Pro Art, in collaborazione con il Comune di Ferrara – Circoscrizione centro cittadino. Inaugurazione sabato 4 luglio 2009 alle ore 18.00 con una presentazione di Michele Covoni.
Franco Balan – nato ad Aosta – fin dalla metà del decennio Cinquanta, ha articolato e caratterizzato il suo lavoro sulla “comunicazione visiva” affiancando ad esperienze più specificatamente artistiche l’attività di visual designer. Manifesti ed immagini coordinate sono gli interventi più frequenti da lui progettati, sempre in parallelo alla ricerca pittorica e grafica.
Franco Balan ci invita sempre al gioco e al divertimento. Mette allegria. Di fronte a questo straordinario, eterno bambino, con le sue ingenuità, i suoi colpi di genio, la grande produzione, sterminata, di oggetti d’arte e di grafica, si resta sempre con la voglia inconfessata e inconfessabile di giocare ancora con i colori, con le figure, che vanno e vengono, ritornano, appaiono e scompaiono dalle opere del nostro con disarmante e complessa semplicità. Franco Balan è noto per aver ormai disegnato più di tremila manifesti per la sua Valle d'Aosta, di cui certo costituisce lo spirito guida. Ma ha anche disegnato, per ognuno di quei manifesti, decine di pizzini preparatori, schizzi mignon, post-it creativi e sorprendenti, summa della grafica mondiale, di tutto quello, che in un momento, e quindi in tutte le epoche, ha interessato, colpito, intrigato l’artista. Di quei foglietti sono ingombri i cassetti e l’anima di Franco che vi ritorna spesso, per girare ancora attorno ad un’idea, ad uno schizzo che aspetta soluzione definitiva. Anche quei 'disegnini', che sono la vera forza poetica dell’artista, sono cose che devono essere dette. Franco le dice continuamente e ce le offre come un continuo, bellissimo, rassicurante atto d’amore. Ne nasce qualcosa di stravagante. Tagliando e incollando immagini, prese anche dai suoi precedenti lavori, ma soprattutto dalla sua inesauribile immaginazione, Balan ha costruito fantastici paesaggi e strane figure con estrema disinvoltura e libertà di espressione. I suoi lavori sono, infatti, un condensato di felicità formale. Un piacere del creare che coinvolge le forme e i colori, accostati fra loro con febbrile disordine. Un miscuglio libero di umorismo, di fiabe e di assurdità. Una vivacità questa che si trasmette facilmente in chi le guarda e che riporta a quella parte migliore dell'infanzia.
Non è un caso che nei suoi lavori Franco Balan introduca spesso frammenti di disegni infantili, anche se non si trova nulla di naïf, perché proprio lì il linguaggio segnico è più puro, più vero. I suoi lavori esposti al Museo Luzzati rappresentano i soggetti più celebrati della valle del Gran San Bernardo: il cane, i canonici, i personaggi del carnevale della Coumba Freide, Napoleone, ecc., in modo totalmente visionario.
Nei suoi lavori non esiste prospettiva perché lo spazio è quello reale del foglio bidimensionale e l'intenzione non è quella di ripercorrere le tracce dell'illusione bensì quella di liberarsene. Le figure si stendono una sopra e accanto all'altra, con incantevole grazia e spavalderia. La semplicità apparente della visione esalta la qualità onirica di un gioco antico e l'immagine è lì, senza ambiguità, genuina, fatta per essere gustata.
Grafico per professione ma sperimentatore d’indole, si è cimentato nella sua lunga carriera in progetti nazionali e internazionali, non tradendo mai la formazione d’origine - dalla romanità archeologica di Aosta, alle tradizioni culturali e popolari della Valle – ma arricchendo di stimoli e suggestioni anche d’oltralpe il proprio bagaglio, sì grafico ma anche pittorico e di design. Dal Dada all’immaginario infantile fino al vocabolario visionario già di Chagall, dal collage alla contaminazione etnica, dal debordare promiscuo e ludico di generi, stili e iconografie all’acceso cromatismo memore dei fauves, fino alle ricerche sulla comunicazione visiva.

Noi poveri figurinai
52 opere su carta di Franco Balan
Chiostro di San Paolo, P.za Schiatti 9, Ferrara
Dal 4 al 15 luglio 2009
Inaugurazione: sabato 4 luglio 2009, ore 18.00
Curatore: Paolo Orsatti
Orari: tutti i giorni dalle 14 alle 20; in occasione dei concerti serali del Circolo Frescobaldi apertura fino alle 24.
Ingresso libero

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