Iniziamo con questo articolo un percorso su i monumenti più importanti realizzati da Francesco Borromini per la città di Roma. Dapprima parliamo della vita di questo eclettico artista. Borromi, il cui vero nome è Francesco Castelli, nasce sul lago di Lugano alla fine del 1599. Figlio d’arte e cresciuto nell’ambiente ticinese, dove era radicata la tradizione di scalpellini ed architetti, da bambino si trasferisce a Milano per fare l’apprendistato fino ad arrivare a lavorare alla fabbrica del Duomo. Nel 1619 va a Roma, dove il Maderno, con lui imparentato, lo introduce all’ambiente dei cantieri di San Pietro, di Sant’Andrea della Valle e di Palazzo Barberini. Collabora con Bernini al baldacchino della basilica vaticana, ma la rivalità tra le due personalità artistiche era già nata in precedenza, evidenziando le differenze di carattere e di estro artistico. La prima commissione come architetto indipendente è la chiesa e convento dei Trinitari Spagnoli di San Carlo alle quattro fontane, negli stessi anni riceve commissioni da ordini religiosi quali per esempio gli oratoriani di san Filippo Neri. Gli incarichi continuano ad arrivare e si divide tra Roma, Napoli e Bologna; grazie anche all’elezione di Papa Innocenzo X Pamphilj che lo sceglie tra i suoi artisti preferisti, a discapito di Bernini che temporaneamente era caduto in disgrazia. Ma questo vento favorevole finirà nel 1655 alla morte del Papa Pamphilj, dando inizio ad un periodo di crisi e di tormento che lo porteranno al suicidio nel 1667.
mercoledì 12 agosto 2009
Francesco Borromini: per iniziare
di Angela Delle Donne
Iniziamo con questo articolo un percorso su i monumenti più importanti realizzati da Francesco Borromini per la città di Roma. Dapprima parliamo della vita di questo eclettico artista. Borromi, il cui vero nome è Francesco Castelli, nasce sul lago di Lugano alla fine del 1599. Figlio d’arte e cresciuto nell’ambiente ticinese, dove era radicata la tradizione di scalpellini ed architetti, da bambino si trasferisce a Milano per fare l’apprendistato fino ad arrivare a lavorare alla fabbrica del Duomo. Nel 1619 va a Roma, dove il Maderno, con lui imparentato, lo introduce all’ambiente dei cantieri di San Pietro, di Sant’Andrea della Valle e di Palazzo Barberini. Collabora con Bernini al baldacchino della basilica vaticana, ma la rivalità tra le due personalità artistiche era già nata in precedenza, evidenziando le differenze di carattere e di estro artistico. La prima commissione come architetto indipendente è la chiesa e convento dei Trinitari Spagnoli di San Carlo alle quattro fontane, negli stessi anni riceve commissioni da ordini religiosi quali per esempio gli oratoriani di san Filippo Neri. Gli incarichi continuano ad arrivare e si divide tra Roma, Napoli e Bologna; grazie anche all’elezione di Papa Innocenzo X Pamphilj che lo sceglie tra i suoi artisti preferisti, a discapito di Bernini che temporaneamente era caduto in disgrazia. Ma questo vento favorevole finirà nel 1655 alla morte del Papa Pamphilj, dando inizio ad un periodo di crisi e di tormento che lo porteranno al suicidio nel 1667.
Iniziamo con questo articolo un percorso su i monumenti più importanti realizzati da Francesco Borromini per la città di Roma. Dapprima parliamo della vita di questo eclettico artista. Borromi, il cui vero nome è Francesco Castelli, nasce sul lago di Lugano alla fine del 1599. Figlio d’arte e cresciuto nell’ambiente ticinese, dove era radicata la tradizione di scalpellini ed architetti, da bambino si trasferisce a Milano per fare l’apprendistato fino ad arrivare a lavorare alla fabbrica del Duomo. Nel 1619 va a Roma, dove il Maderno, con lui imparentato, lo introduce all’ambiente dei cantieri di San Pietro, di Sant’Andrea della Valle e di Palazzo Barberini. Collabora con Bernini al baldacchino della basilica vaticana, ma la rivalità tra le due personalità artistiche era già nata in precedenza, evidenziando le differenze di carattere e di estro artistico. La prima commissione come architetto indipendente è la chiesa e convento dei Trinitari Spagnoli di San Carlo alle quattro fontane, negli stessi anni riceve commissioni da ordini religiosi quali per esempio gli oratoriani di san Filippo Neri. Gli incarichi continuano ad arrivare e si divide tra Roma, Napoli e Bologna; grazie anche all’elezione di Papa Innocenzo X Pamphilj che lo sceglie tra i suoi artisti preferisti, a discapito di Bernini che temporaneamente era caduto in disgrazia. Ma questo vento favorevole finirà nel 1655 alla morte del Papa Pamphilj, dando inizio ad un periodo di crisi e di tormento che lo porteranno al suicidio nel 1667.
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