È Agnese Bagnardi di Taranto la vincitrice della I edizione del concorso di pittura Sacre Visioni, conclusosi nella giornata di giovedì 3 maggio a Forenza.
Agnese Bagnardi ha vinto grazie al dipinto a tecnica mista su tela intitolato Fede, secondo la seguente motivazione, emessa dalla giuria di autorevoli esperti costituita dai componenti della redazione di “In Arte”: “L’opera si caratterizza per un vivo sincretismo simbolico e stilistico, che va dal mondo moderno all’iconografia antica, rappresentata dalla corona di spine, simbolo eloquente della Passione di Cristo. L’autrice riesce a cogliere lo spirito religioso e l’alito vitale della Salvezza nella sua essenza più intima e ad evocare la sofferenza di Cristo attraverso la stratificazione e la disomogeneità della materia plasmata.”
Secondo classificato Antonio Loffredo di Volla (NA), con il dipinto Deposizione, “per la qualità stilistica dell’esecuzione pittorica, non scontata, e per la resa espressiva della composizione, con cui ha raggiunto un’armonia d’intenti. L’artista, attraverso un’iconografia piuttosto tradizionale, ispirata ai grandi Maestri dell’arte del Rinascimento italiano, si è sforzato di rendere attuale il messaggio di Pietà cristiana e di Fede, come dimostra lo sfondo moderno che fa da cornice ideale al momento della Deposizione di Cristo. Gradito anche il riferimento al luogo in cui si svolge il concorso.”
Terzo classificato è risultato, invece, Sante Muro di Satriano di Lucania (PZ), con l’opera Mater, apprezzata dalla giuria “per la delicatezza con cui viene ritratto un frammento di universale, intima affettività, che coniuga in un’unica immagine l’aspetto sacro e quello profano, e per le emozioni che vengono fatte affiorare dalla superficie cromatica attraverso la sua matericità.”
Agnese Bagnardi ha vinto grazie al dipinto a tecnica mista su tela intitolato Fede, secondo la seguente motivazione, emessa dalla giuria di autorevoli esperti costituita dai componenti della redazione di “In Arte”: “L’opera si caratterizza per un vivo sincretismo simbolico e stilistico, che va dal mondo moderno all’iconografia antica, rappresentata dalla corona di spine, simbolo eloquente della Passione di Cristo. L’autrice riesce a cogliere lo spirito religioso e l’alito vitale della Salvezza nella sua essenza più intima e ad evocare la sofferenza di Cristo attraverso la stratificazione e la disomogeneità della materia plasmata.”
Secondo classificato Antonio Loffredo di Volla (NA), con il dipinto Deposizione, “per la qualità stilistica dell’esecuzione pittorica, non scontata, e per la resa espressiva della composizione, con cui ha raggiunto un’armonia d’intenti. L’artista, attraverso un’iconografia piuttosto tradizionale, ispirata ai grandi Maestri dell’arte del Rinascimento italiano, si è sforzato di rendere attuale il messaggio di Pietà cristiana e di Fede, come dimostra lo sfondo moderno che fa da cornice ideale al momento della Deposizione di Cristo. Gradito anche il riferimento al luogo in cui si svolge il concorso.”
Terzo classificato è risultato, invece, Sante Muro di Satriano di Lucania (PZ), con l’opera Mater, apprezzata dalla giuria “per la delicatezza con cui viene ritratto un frammento di universale, intima affettività, che coniuga in un’unica immagine l’aspetto sacro e quello profano, e per le emozioni che vengono fatte affiorare dalla superficie cromatica attraverso la sua matericità.”
1 commento :
...le parole per questa tela sono superflue...
solo uno sguardo intenso può spiegare ed aprire a noi stessi l'intensità evocativa così plasmata....
Posta un commento