mercoledì 16 settembre 2009

Novantiqua

Comunicato stampa

La mostra propone un percorso cronologico di oltre 40 opere di Ugo Nespolo realizzate a partire dagli anni ’70 con materiali di pregio come argento e madreperla, sculture in legno e in bronzo, maioliche, vetri e libri.
In occasione della conferenza stampa e dell’inaugurazione, verrà proiettato nel Salone di Donatello il video dell’allestimento ideato da Ugo Nespolo della “Butterfly” a Torre del Lago (2007).
La Mostra è realizzata con il contributo della Brooksfield

Maurizio Ferraris
…Sembra del tutto normale, sembra naturale e giusto, anzi sembra doveroso che al Bargello ci siano anche i documenti di Nespolo, che sono tra le opere più documentali dell’arte contemporanea. Apertamente, consapevolmente, dichiaratamente e genialmente documentali. Avete visto quante scritte ci sono sulle sue opere, nelle sue opere? E quanto spesso gli piaccia lavorare con quegli altri infaticabili produttori di iscrizioni che sono gli scrittori e gli sceneggiatori? Io mi figuro la storia della vocazione artistica di Nespolo più o meno così: qualcuno deve avergli detto: “Nespolo, favorisca i documenti.” E lui, per fortuna, invece di dare patente e libretto ha fornito le sue opere, quelle migliaia di opere che occupano le sedi più varie, rivelando la sua natura profonda (questa, almeno, la mia interpretazione) di grande artista pop. Che non significa “popolare” o peggio che mai “populista”, ma, proprio al contrario, portatore di una visione critica per cui non c’è
niente di così basso da non meritare attenzione, ma anche non c’è niente di così alto
da non meritare uno sberleffo. Uno così non poteva che finire al Bargello, e fortuna che il clima è cambiato (almeno un po’) dai tempi in cui ci è finito Machiavelli….

Giovanni Faccenda
…Ugo Nespolo è un sole insolito nell’inverno della creatività. Temperamento acutissimo, spicca per intelligenza, gusto, sapere, attitudine all’innovazione: qualità che, mescolate ad una fantasia fertile, determinano esiti singolari e rilevanti in un modus operandi del tutto avverso ad ogni tipo di pedissequa convergenza…
…I luoghi, gli oggetti, le sue architetture, ci conducono infatti in una realtà traslata, nella quale ogni spettatore immediatamente si riconosce e riconosce un caleidoscopio di cose familiari. Dinanzi al progresso tecnologico, l’immaginazione sembra resistere come ultimo baluardo romantico: tutto è sotto gli occhi di tutti, moda e pubblicità incidono prepotenti sul costume.
Il legno, o qualsiasi altro tipo di supporto, divengono territorio d’espressione. E se nella sua arte ancora si raggrumano la Pop Art, la beat generation, le canzoni dei Beatles e dei Rolling Stones, il minimalismo di Carver, i graffiti di Haring e Basquiat, l’Hip Hop, quel mito americano che si sublima nelle note di God bless America, il segno, il virtuosismo del segno, sposta da Walt Disney al museo la reputazione di questo valoroso artista…

Novantiqua
Museo Nazionale del Bargello
9 ottobre 2009 - 17 gennaio 2010
Inaugurazione: giovedì 8 ottobre ore 18, Salone di Donatello
Conferenza stampa: giovedì 8 ottobre ore 12
Catalogo: Giunti Editore, Firenze
Prefazione: Cristina Acidini (Ministero per i Beni e le Attività Culturali); On. Riccardo Nencini (Consiglio Regionale della Toscana); Beatrice Paolozzi Strozzi (Museo Nazionale del Bargello).
Testi critici di Giovanni Faccenda e Maurizio Ferraris.

Immagini:
Novantiqua 1, 2009. Colori acrilici e doratura su legno ritagliato, 70x100 cm
Novantiqua 2, 2009. Colori acrilici e doratura su legno ritagliato, diam 120 cm
Novantiqua 3, 2009. Colori acrilici e doratura su legno ritagliato, diam 120 cm

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