venerdì 18 dicembre 2009

Sant’Andrea delle Fratte in Roma

di Angela Delle Donne

La chiesa è denominata “delle fratte” perché in epoca medievale era ubicata fuori dell’area abitata. Dopo essere stata nel Mediovevo sede dalla nazione scozzese, la chiesta è stata donata nel 1585 da papa Sisto V ai padri minimi di san Francesco di Paola. Ricostruita all’inizio del Seicento per opera del marchese Paolo Del Bufalo, la chiesa presenta forme di gusto tardo cinquecentesche. L’interno è a navata unica con volta a botte e tre cappelle per lato. All’interno ci sono due celebri angeli in marmo di Bernini realizzati per ponte Sant’Angelo ma ritenuti da Clemente XI troppo belli per essere esposti alle intemperie. Di grande effetto scenografico è poi la cappella di san Francesco di Paola realizzata nel 1726 da Filippo Barigioni. Si conservano anche le stazioni della Via Crucis realizzata da diversi pittori, italiani e stranieri, legati alla cerchia dei Nazareni, che frequentavano la zona all’inizio dell’Ottocento. Nel 1653 Francesco Borromini riceve da Paolo del Bufalo l’incarico di completare la chiesa, mancante ancora a quella data, del coro, del transetto e della crociera. Dopo aver proposto una cupola ovale, idea rifiutata dal committente, l’architetto ticinese ne concepisce una circolare, ma incassata in un alto tamburo quadrato con gli angeli smussati. Bizzarro e spettacolare è il disegno del campanile, a pianta quadrata, che riprende quello del tamburo, culminando nei cherubini con le ali piegate a fungere da erme e nelle quattro volute sostenenti gli emblemi del santo e della famiglia.

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