di Sonia Gammone
È stata inaugurata ieri, 18
marzo, presso le sale del Museo Internazionale della Grafica e nella Biblioteca
Comunale Alessandro Appella, presso Castronuovo Sant’Andrea (PZ), la mostra su
Auguste Renoir che continua il lavoro di informazione sulla storia della
grafica europea. Tenendo presente il motto "Un libro, una mostra” che
caratterizza volutamente questi incontri, tocca ad Auguste Renoir (Limoges 1841 - Cagnes 1919), un altro nome mitico della storia dell’arte, e alla monografia
dedicatagli, per le sue edizioni, da Ambroise Vollard nel 1919, con il titolo La vie et l’oeuvre de Pierre-Auguste Renoir, e arricchita da una
ricca serie di incisioni e da una litografia a colori. Nel libro sono
raccontate la vita e le opere di Renoir. Figlio di un sarto e di un’operaia,
l’artista inizò dipingendo mazzolini di fiori su piatti di porcellana. Si
racconta di come la sua bravura nel dipingere dal vivo suscitò da subito
sconcerto. Opere come l’Altalena, il Sentiero in salita fra le erbe eil Molin
de la Galette, susciteranno forti critiche. Le tonalità del viola e le ombre
colorate faticano a farsi strada. Ma Renoir non demorde e rende ancora più vive
e più sentite quelle pennellate di colori tenui e innovativi. Circonda i
soggetti delle sue tele di un caldo sentimento che rende le immagini, i
personaggi, le situazioni come avvolte in un misterioso sentire. La mostra
mette in luce i rapporti che Renoir stringerà con l’Italia attraverso
incisioni, litografie, immagini, documenti, libri, cataloghi. Tutto un mondo
che ruotava attorno a uno degli artisti più famosi e dell’impressionismo.
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