mercoledì 19 settembre 2012

Marco Raiola. Le notti bianche

Comunicato stampa

Dal 22 settembre al 2 ottobre si terrà una mostra personale del giovane artista salernitano Marco Raiola dal titolo Le notti bianche. La mostra, patrocinata dal Comune di Salerno e curata dalla dott.ssa Giovanna Bonasegale, ex direttrice del Museo di Arte Contemporanea MACRO di Roma, sarà ospitata nella sala dell'Archivio dell'Architettura Contemporanea, in via Porta Elina a Salerno.
«Nel ciclo Le notti bianche, Marco Raiola ha varcato diversi confini rispetto ai lavori precedenti e ci offre molti spunti di riflessione sulla continuità intellettuale del suo percorso.
Siamo di fronte a pannelli di plexiglas sui quali l’artista interviene direttamente con graffi, incisioni, abrasioni fino a definire delle immagini. Ancora corpi, nudi, volti, busti ma questa volta senza usare i media della pittura. La figura si forma attraverso l’intervento diretto sulla materia-supporto, un procedimento entropico che trasforma energia in altra energia. Anche qui non ci sono sfondi né ambientazioni, ma figure umane che si ergono da sole ed è come se nascessero da un nulla. Infatti l’immagine si manifesta quando il pannello viene poggiato sulla parete o comunque su una superficie piana. Affiora con luminescenze umbratili, guadagna una terza dimensione, come fosse una scultura. E in qualche modo lo è pure.
Marco ha lavorato “in via di levare e non di mettere” . Ha sottratto materia a materia, ha combinato lo spazio interno delle figure con quello esterno, conducendoci in un labirinto, in un intreccio inestricabile di forme il cui movimento asseconda il tempo dello sguardo, ma non ci consente di appropriarcene. Sono ombre, scaturite da lacerazioni, e sembrano soffermarsi quel tanto che basta per lasciarci intuire il significato del loro stesso essere o meglio del loro esserci. Corpi che compaiono per un insieme di istanti, il tempo di vedere i loro contorni avvilupparsi fin quasi alla deformazione, le loro espressioni mutarsi, la loro fisicità dissolversi. Eppure sono più che presenti, con una forza vibrante che si fonda proprio sul vuoto che le ha generate e verso il quale si muovono. Sono “i fantasmi seducenti”, ai quali si aggrappa anche la fantasia dell’uomo contemporaneo, che ripropongono il tema della solitudine e della permanenza. E’ vicinissimo il mondo di Dostoevskij, quelle notti bianche in cui il sognatore vaga fisicamente e con l’intelletto attraverso un sentiero di desolazione, di turbamenti, di perdita. Un panorama quasi spettrale, nel quale tuttavia – come nelle opere di Marco Raoiola – non si evoca il lutto, ma l’appartenenza della morte alla vita e viceversa. Una equazione, che – anche se gli dei ci hanno lasciato da un pezzo – ci restituisce in qualche modo l’aspirazione all’immortalità.
Ci girano intorno, questi corpi di Marco Raiola, tanto finti da essere più che veri, ci accompagnano a evocare le lacerazioni del nostro arco vitale o della sua durata. Non è duttile la materia di cui sono incarnati: il plexiglas è rigido, duro da stratificare, ma è trasparente e i segni gli rimangono impressi, come può accadere a un corpo vivo, giovane, sulla cui consistenza carnale rimangono incisi il trascorrere del tempo o le ferite dell’animo, ma il corpo mantiene intatto il desiderio della giovinezza. Ed è su questa percezione del desiderio e sul comparire dell’immagine all’interno di uno spazio vuoto, che si fonda la poetica di questo ciclo di opere: i corpi di Marco Raiola, modellati con sapienza, non sono che evanescenze, anzi un tentativo di evadere dalla necessitata fisicità umana. Sono attorcigliati nel loro stesso vuoto, l’unico elemento del quale sono composti, in una situazione per lo più di attesa e di costrizione, pronti ad andare via, a ritornare nel sogno.»
Tratto da L’evanescenza della materia (saggio di presentazione contenuto nel catalogo della mostra) di Giovanna Bonasegale

Titolo: Marco Raiola. Le notti bianche
A cura di: Giovanna Bonasegale
Sede: Archivio dell'Architettura Contemporanea, via Porta Elina, Salerno
Periodo: dal 22 settembre al 2 ottobre 2012
Vernissage: 22 settembre 2012, ore 20.00
Apertura al pubblico: tutti i giorni dalle 17.00 alle 22.00

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