Comunicato stampa
Dal 22 settembre al 2 ottobre si terrà una mostra personale
del giovane artista salernitano Marco Raiola dal titolo Le notti bianche. La mostra, patrocinata dal Comune di Salerno e
curata dalla dott.ssa Giovanna Bonasegale, ex direttrice del Museo di Arte
Contemporanea MACRO di Roma, sarà ospitata nella sala dell'Archivio
dell'Architettura Contemporanea, in via Porta Elina a Salerno.
«Nel ciclo Le notti bianche, Marco Raiola ha varcato
diversi confini rispetto ai lavori precedenti e ci offre molti spunti di
riflessione sulla continuità intellettuale del suo percorso.
Siamo di fronte a pannelli di plexiglas sui quali l’artista
interviene direttamente con graffi, incisioni, abrasioni fino a definire delle
immagini. Ancora corpi, nudi, volti, busti ma questa volta senza usare i media
della pittura. La figura si forma attraverso l’intervento diretto sulla
materia-supporto, un procedimento entropico che trasforma energia in altra
energia. Anche qui non ci sono sfondi né ambientazioni, ma figure umane che si
ergono da sole ed è come se nascessero da un nulla. Infatti l’immagine si manifesta quando il pannello viene
poggiato sulla parete o comunque su una superficie piana. Affiora con
luminescenze umbratili, guadagna una terza dimensione, come fosse una scultura.
E in qualche modo lo è pure.
Marco ha lavorato “in via di levare e non di mettere” . Ha
sottratto materia a materia, ha combinato lo spazio interno delle figure con
quello esterno, conducendoci in un labirinto, in un intreccio inestricabile di
forme il cui movimento asseconda il tempo dello sguardo, ma non ci consente di
appropriarcene. Sono ombre, scaturite da lacerazioni, e sembrano soffermarsi
quel tanto che basta per lasciarci intuire il significato del loro stesso
essere o meglio del loro esserci. Corpi che compaiono per un insieme di
istanti, il tempo di vedere i loro contorni avvilupparsi fin quasi alla
deformazione, le loro espressioni mutarsi, la loro fisicità dissolversi. Eppure sono più che presenti, con una forza vibrante che si
fonda proprio sul vuoto che le ha generate e verso il quale si muovono. Sono “i
fantasmi seducenti”, ai quali si aggrappa anche la fantasia dell’uomo
contemporaneo, che ripropongono il tema della solitudine e della permanenza. E’
vicinissimo il mondo di Dostoevskij, quelle notti bianche in cui il sognatore
vaga fisicamente e con l’intelletto attraverso un sentiero di desolazione, di
turbamenti, di perdita. Un panorama quasi spettrale, nel quale tuttavia – come nelle
opere di Marco Raoiola – non si evoca il lutto, ma l’appartenenza della morte
alla vita e viceversa. Una equazione, che – anche se gli dei ci hanno lasciato
da un pezzo – ci restituisce in qualche modo l’aspirazione all’immortalità.
Ci girano intorno, questi corpi di Marco Raiola, tanto finti
da essere più che veri, ci accompagnano a evocare le lacerazioni del nostro
arco vitale o della sua durata. Non è duttile la materia di cui sono incarnati:
il plexiglas è rigido, duro da stratificare, ma è trasparente e i segni gli
rimangono impressi, come può accadere a un corpo vivo, giovane, sulla cui
consistenza carnale rimangono incisi il trascorrere del tempo o le ferite
dell’animo, ma il corpo mantiene intatto il desiderio della giovinezza. Ed è su questa percezione del desiderio e sul comparire
dell’immagine all’interno di uno spazio vuoto, che si fonda la poetica di
questo ciclo di opere: i corpi di Marco Raiola, modellati con sapienza, non
sono che evanescenze, anzi un tentativo di evadere dalla necessitata fisicità
umana. Sono attorcigliati nel loro stesso vuoto, l’unico elemento del quale
sono composti, in una situazione per lo più di attesa e di costrizione, pronti
ad andare via, a ritornare nel sogno.»
Tratto da L’evanescenza
della materia (saggio di presentazione contenuto nel catalogo della mostra) di Giovanna Bonasegale
Titolo: Marco Raiola. Le notti bianche
A cura di: Giovanna Bonasegale
Sede: Archivio dell'Architettura Contemporanea, via Porta
Elina, Salerno
Periodo: dal 22 settembre al 2 ottobre 2012
Vernissage: 22 settembre 2012, ore 20.00
Apertura al pubblico: tutti i giorni dalle 17.00 alle 22.00
Nessun commento :
Posta un commento