[Comunicato stampa] La
straordinaria mostra inaugurata
a Palazzo Reale il 15 aprile
2015, giorno dell’anniversario della nascita di Leonardo –
nato a Vinci il 15 aprile
1452 –,
a ridosso dell'apertura di EXPO 2015, è la più grande e importante
esposizione dedicata a Leonardo mai realizzata in Italia.
Costruita
interamente a Milano, la mostra è promossa dal Ministero dei Beni e
delle Attività Culturali e del Turismo che ha concesso in via
eccezionale la garanzia di Stato e dal Comune di Milano - Assessorato
alla Cultura ed è ideata e prodotta da Palazzo Reale e Skira, nel
quadro di una partnership che prosegue da oltre quindici anni. Frutto
di un intenso lavoro di cinque anni, l’esposizione è curata da
Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, tra gli storici dell'arte più
importanti per gli studi sul grande genio del Rinascimento, e
raccoglie oltre 200 opere da un centinaio di musei e istituzioni da
tutto il mondo, che hanno eccezionalmente prestato opere preziose
delle loro collezioni, come i tre dipinti di Leonardo provenienti dal
Louvre e i trenta disegni autografi della collezione di Sua Maestà
la Regina Elisabetta II. Anche
la Pinacoteca Ambrosiana, considerata la casa milanese di Leonardo,
che presta il celebre Ritratto
di musico
e ben trentotto disegni dal Codice Atlantico, è tra i principali
protagonisti della mostra.
La
mostra conta sul generoso sostegno di Bank of America Merrill Lynch,
principale sponsor dell’iniziativa. Sostengono
la mostra anche SNAM che, in linea con i propri valori, intende
celebrare la figura di un uomo che ha dedicato la propria vita alla
conoscenza e al progresso e Salone del Mobile Milano, media partner è
il Corriere della Sera.
L’esposizione
presenta una visione di Leonardo non mitografica, né retorica né
celebrativa, ma trasversale su tutta l'opera del poliedrico
personaggio, considerato come artista e scienziato attraverso alcuni
temi centrali individuati dai curatori: il disegno, fondamentale
nell'opera di Leonardo; il continuo paragone tra le arti: disegno,
pittura, scultura; il confronto con l'antico; la novità assoluta dei
moti dell'animo; il suo tendere verso progetti utopistici, veri e
propri sogni, come poter volare o camminare sull'acqua per cui sarà
allestita in mostra una apposita sezione; l'automazione meccanica e
così via, temi che lo hanno reso un alfiere dell’unità del
sapere, con l’intrecciarsi continuo nella sua opera di scienze e
arti.
La
straordinaria mostra illustra, attraverso dodici sezioni, le
tematiche centrali nella carriera artistica e scientifica di
Leonardo, trasversali nella sua lunga estensione, venendo ad
abbracciare non solo gli anni della sua formazione fiorentina, ma
anche i due soggiorni milanesi, fino alla sua permanenza in Francia,
sottolineando così alcune costanti della sua visione artistica e
scientifica. Dal percorso espositivo risulta chiara anche la sua
vocazione all’interdisciplinarietà e al continuo intrecciarsi di
interessi, attraverso l’approccio analogico allo studio dei
fenomeni e alla loro rappresentazione grafica, riassunti e culminanti
nei suoi dipinti più tardi.
La
sequenza del percorso espositivo presenta nelle varie sezioni opere
autografe di Leonardo - dipinti, disegni e manoscritti -, introdotte
dalle opere dei suoi predecessori - pittori, scultori, tecnici,
teorici - che possano contestualizzare il contributo di Leonardo
nella storia dell’arte, della scienza e della tecnica e offrire nel
contempo una visione della figura di Leonardo artista e scienziato
del suo tempo, senza concessioni alla mitografia e alla
banalizzazione. Due sezioni finali, tuttavia, mostrano anche
l’influenza di Leonardo pittore e teorico dell’arte in età
moderna e la formazione del suo mito, incentrato sulla Gioconda.
Queste
le dodici sezioni della mostra:
1.
Il disegno come fondamento
2.
Natura e scienza della pittura
3.
Il paragone delle arti
4.
Il paragone con gli antichi
5.
Anatomia, fisiognomica e moti dell’animo
6.
Invenzione e meccanica
7.
Il sogno
8.
Realtà e utopia
9.
L’unità del sapere
10.
De coelo e mundo: immagini del divino
11.
I leonardeschi: la diffusione dei modelli di Leonardo e Trattato
della Pittura
12.
Il mito di Leonardo
La mostra presenta sette straordinari capolavori pittorici di Leonardo: il San Gerolamo della Pinacoteca Vaticana, la Madonna Dreyfus della National Gallery of Art di Washington, la Scapiliata della Galleria Nazionale di Parma, il Ritratto di musico dell’Ambrosiana e ben tre capolavori, vere icone, dal Museo del Louvre: la Belle Ferronière, la piccola Annunciazione, il San Giovanni Battista. Esposti inoltre alcuni dei codici originali di Leonardo e un nucleo di almeno cento disegni autografi: il Codice Trivulziano 2162, ovvero il Libretto d'appunti autografo di Leonardo da Vinci, conservato presso la Biblioteca Trivulziana del Castello Sforzesco, che potrà essere anche "virtualmente" sfogliato presso una postazione touchscreen; trentotto disegni provenienti dal Codice Atlantico, grazie alla Biblioteca Ambrosiana, maggior prestatore dell’esposizione; trenta dalla Royal Collection della Regina Elisabetta II, di cui sei visibili al recto e al verso; cinque dal British Museum, quattro dal Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi, cinque dal Metropolitan Museum di New York e cinque dalla Biblioteca Reale di Torino e ancora altri disegni arrivano dalla Morgan Library di New York e dalla Fondazione Custodia di Parigi. Alcuni di questi musei prestano inoltre altri importanti disegni di pittori contemporanei di Leonardo.
È
inoltre presentato un cospicuo numero di opere d’arte - dipinti,
disegni, manoscritti, sculture, codici, incunaboli e cinquecentine -
provenienti dai maggiori Musei e Biblioteche del mondo e da
collezioni private, tra cui opere di Antonello da Messina,
Botticelli, Filippino Lippi, Paolo Uccello, Ghirlandaio, Verrocchio,
Lorenzo di Credi, Francesco di Giorgio Martini, Bonaccorso Ghiberti,
Bramante e di altri trattatisti anonimi dei secoli XV e XVI.
La
diffusione e la fortuna dell’arte e dei modelli di Leonardo è
rappresentata in mostra da splendide opere di Giovanni Antonio
Boltraffio, Marco d’Oggiono, Francesco Napoletano, Solario,
Francesco Melzi, Giampietrino, Cesare da Sesto, Girolamo e Giovanni
Ambrogio Figino e da altri importanti artisti.
Il Museo
Nazionale della Scienza e della Tecnologia intitolato al grande
maestro presta inoltre due modelli storici di macchine - il carro
automotore e il maglio battiloro - realizzati dall’interpretazione
dei disegni di Leonardo.
Milano
rende omaggio a Leonardo con tantissime iniziative, e sono dunque in
programma una serie di approfondimenti fuori sede (oltre Palazzo
Reale), che coinvolgeranno i luoghi di Leonardo nel territorio urbano
e lombardo: la Sala delle Asse al Castello Sforzesco riaprirà al
pubblico dopo un lavoro di restauro che ha riportato alla luce nuove
strordinarie tracce della mano di Leonardo, che in quelle stanze
lavorò per anni al servizio di Ludovico il Moro: una installazione
multimediale racconterà ai visitatori la storia della Sala e il
ruolo di Leonardo nella sua gigantesca decorazione; nella Sala della
Balla, sempre al Castello Sforzesco, saranno disponibili due
postazioni touchscreen per sfogliare, ingrandire, approfondire le
pagine del Codice
Trivulziano, il Libro
d’appunti autografo del genio fiorentino: nella Pinacoteca
Ambrosiana (Il Mondo di
Leonardo), all’Acquario
civico (Leonardo e
l’acqua).
La
Cineteca Italiana promuove infine un programa di nove film su
Leonardo che saranno proiettati al MIC-Museo interattivo del Cinema
durante il mese di maggio.
La
mostra, curata da Pietro C. Marani e Maria Teresa Fiorio, si avvale
di un comitato scientifico di assoluto rilievo e prestigio, già
convocato a partire dal 2009, al quale hanno partecipato: Carmen C.
Bambach (Metropolitan Museum, New York), Roberto Paolo Ciardi
(Accademia Nazionale dei Lincei, Roma), Martin Clayton (Royal
Library, Windsor Castle), Luisa Cogliati Arano (Ente Raccolta
Vinciana, Milano), Vicent Delieuvin (Musée du Louvre, Parigi) Marzia
Faietti (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Firenze), Paolo
Galluzzi (Istituto e Museo Galileo Galilei, Firenze), Martin Kemp
(Oxford University, Oxford), Antonio Paolucci (Musei Vaticani, Città
del Vaticano, Roma), Richard Schofield (Università IUAV, Venezia).
Il
catalogo che accompagna la mostra è, in realtà, ben più di un pur
ponderoso catalogo: le oltre 600 pagine in grande formato ospitano,
sotto la direzione di Marani e Fiorio, venti saggi di altrettanti
grandi specialisti internazionali dell’opera di Leonardo, che
analizzano le infinite sfaccettature del "disegno del mondo"
del genio di Vinci. Hanno collaborato infatti con inediti contributi
scientifici: Carmen C. Bambach (Metropolitan Museum, New York),
Juliana Barone (University of London), Andrea Bernardoni (Istituto e
Museo Galileo Galilei, Firenze), Roberto Paolo Ciardi (Accademia
Nazionale dei Lincei, Roma), Martin Clayton (Royal Library, Windsor),
Marzia Faietti (Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, Firenze),
Frank Fehrenbach (Harvard University, Cambridge), Paolo Galluzzi
(Istituto e Museo Galileo Galilei, Firenze), Claudio Giorgione (Museo
Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci), Martin Kemp
(Oxford University, Oxford), Rodolfo Maffeis (Università di Firenze
e Kunsthistorisches Institut, Firenze), Furio Rinaldi (Università
Tor Vergata, Roma e Metropolitan Museum, New York), Richard Schofield
(Università IUAV, Venezia), Marco Versiero (Università l’Orientale,
Napoli, e Istituto di Studi Filosofici, Napoli), Edoardo Villata
(Università Cattolica di Milano).
Il
volume, disponibile in due edizioni, italiana e inglese, si pone di
fatto come un’eccezionale ed aggiornatissima monografia, destinata
a divenire un "reference book" per molti anni a venire.
Accanto
al grande catalogo, l’ampio e specializzato bookshop Skira proporrà
ai visitatori una guida breve, anch’essa in due lingue, e uno
straordinario corredo di altre pubblicazioni sull’opera di
Leonardo, tra cui A
bottega da Leonardo, un
delizioso libro per bambini, oltre a una vastissima gamma di prodotti
di merchandising.
L’allestimento
della mostra è curato da Corrado Anselmi, e ha potuto contare sulle
sponsorizzazioni tecniche di Kartell e Flos.
A
fine percorso, grazie all’accordo con Samsung, i visitatori avranno
anche la possibilità di una eccezionale esperienza virtuale:
immergersi, con i rivoluzionari occhiali Samsung Gear VR, negli
ambienti e nel vissuto del genio vinciano. E infine, per tutti, la
possibilità di scaricare su tablet IOS e Android, la nuovissima e
straordinaria App "Being Leonardo", realizzata da Skira.
Una
mostra dunque di eccezionale contenuto scientifico e altresì
altamente spettacolare, che richiamerà a Palazzo Reale non solo i
moltissimi visitatori di EXPO 2015, ma anche i tantissimi milanesi,
che conoscono e apprezzano le opere del grande maestro disseminate in
città e ammireranno ancora una volta, in una antologica
probabilmente irripetibile, il suo genio senza tempo.
Titolo: Leonardo Da Vinci 1452-1519. Il disegno del mondo
Sede: Palazzo Reale, Piazza Duomo, 12 - 20121 Milano
Periodo: 16 aprile - 19 luglio 2015
Orari: lunedì 14.30-19.30, martedì-mercoledì 9.30-19.30, giovedì-domenica 9.30-24.00 (la biglietteria chiude un’ora e mezza prima)
Biglietti: intero € 12,00, ridotto € 10,00
Catalogo: Skira
Immagine: Leonardo da Vinci, Ritratto di dama (La Belle Ferronnière o “Presunto ritratto di Lucrezia Crivelli”), 1493-1495 circa, olio su tavola di noce, cm 63x45, Parigi, Musée du Louvre.
1 commento :
Leonardo da Vinci seguendo Freud rappresentò nel quadro la Vergine, Sant’Anna e il bambino con l’agnello, un bambino con una doppia madre, mentre nella prima Vergine delle Rocce, adesso al Louvre, si può supporre una madre con un doppio bambino. Il tema del doppio, dello specchio era insito in Leonardo che leggeva e scriveva a rovescio senza problemi. Un altro elemento speculare ricorsivo del quadro è la mano rocciosa che sovrasta e contiene quella aperta di Maria. Gli aspetti speculari ricorsivi sono il sigillo del genio. Che ritroviamo in Gesù tramite i Vangeli e la Sindone, e in Michelangelo Buonarroti negli affreschi della cappella Sistina. Cfr. Ebook. di Ravecca Massimo. Tre uomini un volto: Gesù, Leonardo e Michelangelo. Grazie.
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