[Comunicato stampa] L’esperienza del viaggio alla scoperta della bellezza del creato, ma anche di noi stessi e degli altri popoli che si incontrano lungo il cammino. Il richiamo di una terra come il Nepal dove in una valle quasi sconosciuta ai confini col Tibet, il Nar Phu, vive un’etnia antichissima, quella del popolo Bon, è stato così forte da condurre il fotografo fiorentino Andrea Bernesco sulle sue tracce. Il risultato sono i 25 scatti di un reportage più intimista che geografico, che saranno esposti nella sua mostra personale dal titolo “Dehrai Ramro Chha”, che sarà aperta al pubblico nel Lu.C.C.A. Lounge&Underground dal 19 maggio al 14 giugno 2015, con ingresso libero.
L’amore per il viaggio, quello fatto a piedi e in solitaria, unito a quello per l’Asia è stato il connubio magico che ha portato Bernesco a percorrere i sentieri della montagna himalayana, ascoltando soltanto le voci della natura. “Ciò che ho fatto – commenta il fotografo fiorentino – è stato conoscere ed ascoltare un suono mai sentito così intensamente; quello della ‘bellezza’ che ad oggi, purtroppo, tradotta ed associata ad un principio distante dalla sua etimologia, ci ha allontanato dall’amore. Da tutto ciò, nasce il desiderio di lasciare un racconto visivo che non ha pretese e volontà di essere un compendio di antropologia, ma un semplice stimolo attraverso l’immagine, una forma descrittiva accessibile a chiunque, per interrogarsi ancora una volta, sulla nostra percezione della ‘bellezza’. Ad un sasso, un fiore, un volto, a tutto ciò che è creato… Dherai Ramro Chha”.
Una storia visiva realizzata nell’ottobre 2013 che sarà approfondita durante l’incontro con il fotografo, condotto dal direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni, domenica 31 maggio alle ore 17.30, e che si arricchisce con la mostra di altre 14 immagini dello stesso progetto allestite in contemporanea nel Leica Store di Firenze. Il catalogo, edito da Masso delle Fate, sarà presentato in anteprima il 13 maggio al Gallery Hotel Art di Firenze nell’evento “Leica Lounge” e poi di nuovo il 31 maggio al Lu.C.C.A.
Andrea Bernesco Lavore è nato nel 1978 a Firenze dove ha frequentato il Liceo artistico e poi la Facoltà di Architettura. Appassionato di antropologia, scrive, suona, compone, dipinge e racconta i suoi viaggi fotografando. Nonostante ami tutte le forme di espressione e comunicazione, è la fotografia che secondo lui sintetizza, assorbe e racconta in modo fruibile a chiunque ciò che accade nell’esistenza. Inizia ad esplorare fin da ragazzo le realtà sociali più discrete, più lente, luoghi che faticano a stare al passo con la “modernità” e la velocità del “contemporaneo”, cominciando dall’Italia con i suoi borghi più nascosti fino ai grandi continenti.
Fa l'imprenditore per “vivere” e viaggia molto: Europa, Africa, Sud America, Asia; col tempo acquisisce tanto materiale e inizia a decidere di volerlo raccontare agli altri. Nel 2009 nasce il connubio con il Caffè “Le Giubbe Rosse” di Firenze, dove espone diversi progetti: “Senza itinerario”, un racconto fotografico senza ordine, di luoghi e persone conosciuti sbagliando strada e “A piedi nudi”, un insieme di foto scattate camminando scalzo a persone scalze.
Nel 2012 un progetto condiviso con la poetessa Daria Capanna, “L’esigenza della poesia nella quarta dimensione”, una sequenza di fotografie minimali che raccontano l'interazione fra uomo e oggetto, dove quest’ultimo tenta di esaltare la tridimensionalità estetica dell’immagine stando al centro della scena. Tutte le immagini prendono “reale forma” quando si leggono le poesie affiancate, e solo in quel momento, si materializza la quarta dimensione, un concetto indescrivibile con la effimera materia.
Nel 2013 parte per il Nepal col desiderio di incontrare il popolo Bon, un’etnia antichissima che risiede nel Nar Phu, un’area sconosciuta ai confini col Tibet. Da questa esperienza, nascono nel maggio 2015 il catalogo “Dehrai Ramro Chha”, pubblicato da Masso delle Fate, e le esposizioni al Lucca Center of Contemporary Art di Lucca e al Leica Store di Firenze.
L’amore per il viaggio, quello fatto a piedi e in solitaria, unito a quello per l’Asia è stato il connubio magico che ha portato Bernesco a percorrere i sentieri della montagna himalayana, ascoltando soltanto le voci della natura. “Ciò che ho fatto – commenta il fotografo fiorentino – è stato conoscere ed ascoltare un suono mai sentito così intensamente; quello della ‘bellezza’ che ad oggi, purtroppo, tradotta ed associata ad un principio distante dalla sua etimologia, ci ha allontanato dall’amore. Da tutto ciò, nasce il desiderio di lasciare un racconto visivo che non ha pretese e volontà di essere un compendio di antropologia, ma un semplice stimolo attraverso l’immagine, una forma descrittiva accessibile a chiunque, per interrogarsi ancora una volta, sulla nostra percezione della ‘bellezza’. Ad un sasso, un fiore, un volto, a tutto ciò che è creato… Dherai Ramro Chha”.
Una storia visiva realizzata nell’ottobre 2013 che sarà approfondita durante l’incontro con il fotografo, condotto dal direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni, domenica 31 maggio alle ore 17.30, e che si arricchisce con la mostra di altre 14 immagini dello stesso progetto allestite in contemporanea nel Leica Store di Firenze. Il catalogo, edito da Masso delle Fate, sarà presentato in anteprima il 13 maggio al Gallery Hotel Art di Firenze nell’evento “Leica Lounge” e poi di nuovo il 31 maggio al Lu.C.C.A.
Andrea Bernesco Lavore è nato nel 1978 a Firenze dove ha frequentato il Liceo artistico e poi la Facoltà di Architettura. Appassionato di antropologia, scrive, suona, compone, dipinge e racconta i suoi viaggi fotografando. Nonostante ami tutte le forme di espressione e comunicazione, è la fotografia che secondo lui sintetizza, assorbe e racconta in modo fruibile a chiunque ciò che accade nell’esistenza. Inizia ad esplorare fin da ragazzo le realtà sociali più discrete, più lente, luoghi che faticano a stare al passo con la “modernità” e la velocità del “contemporaneo”, cominciando dall’Italia con i suoi borghi più nascosti fino ai grandi continenti.
Fa l'imprenditore per “vivere” e viaggia molto: Europa, Africa, Sud America, Asia; col tempo acquisisce tanto materiale e inizia a decidere di volerlo raccontare agli altri. Nel 2009 nasce il connubio con il Caffè “Le Giubbe Rosse” di Firenze, dove espone diversi progetti: “Senza itinerario”, un racconto fotografico senza ordine, di luoghi e persone conosciuti sbagliando strada e “A piedi nudi”, un insieme di foto scattate camminando scalzo a persone scalze.
Nel 2012 un progetto condiviso con la poetessa Daria Capanna, “L’esigenza della poesia nella quarta dimensione”, una sequenza di fotografie minimali che raccontano l'interazione fra uomo e oggetto, dove quest’ultimo tenta di esaltare la tridimensionalità estetica dell’immagine stando al centro della scena. Tutte le immagini prendono “reale forma” quando si leggono le poesie affiancate, e solo in quel momento, si materializza la quarta dimensione, un concetto indescrivibile con la effimera materia.
Nel 2013 parte per il Nepal col desiderio di incontrare il popolo Bon, un’etnia antichissima che risiede nel Nar Phu, un’area sconosciuta ai confini col Tibet. Da questa esperienza, nascono nel maggio 2015 il catalogo “Dehrai Ramro Chha”, pubblicato da Masso delle Fate, e le esposizioni al Lucca Center of Contemporary Art di Lucca e al Leica Store di Firenze.
Titolo: Andrea Bernesco. Dehrai Ramro Chha
Sede: Lu.C.C.A. Lounge&Underground
Periodo: 19 maggio - 14 giugno 2015
Incontro con il fotografo: domenica 31 maggio, ore 17.30
Orario: da martedì a domenica 10-19
Ingresso: libero
Nessun commento :
Posta un commento