di Sonia Gammone
Nella parte alta della città di
Melfi si erge la cattedrale di Santa Maria Assunta. Di notevole interesse
artistico, il duomo fu fondato intorno al 1075 da Roberto il Guiscardo o,
secondo altre fonti, nel 1153 dal re normanno Guglielmo I dello il Malo.
L’imponente campanile normanno fu progettato da Noslo da Remerio nel 1153 e con
i suoi quasi 50 metri, resta l’unica parte che non ha subito rifacimenti e
danni come invece è accaduto per la cattedrale, e rappresenta uno dei monumenti
meglio conservati ed unici della’architettura normanna nell’Italia meridionale.
Il campanile si sviluppa su tre piani dei quali gli ultimi presentano quattro
bifore per ogni piano abbellite da decorazioni in pietra bianca e nera e da
meravigliose raffigurazioni di animali fantastici anch’essi a tarsia bicolore.
Lo stile del campanile è in forte contrasto con quello barocco acquisito a
partire dal XVIII secolo quando chiesa venne quasi interamente rifatta.
All’interno presenta una pianta a croce latina, divisa in tre navate. Quella
centrale è coperta con un interessante soffitto a cassettoni dorati, quelle
laterali con volte a botte. Di notevole manifattura sono un crocifisso ligneo
del XV sec., numerosi dipinti e una tavola del XII sec. raffigurante la Madonna
col Bambino fra due Angeli, un trono in legno intagliato, un coro ligneo del
1557, un organo e un pulpito del XVIII secolo. Gli archi della navata centrale
conservano le effigi dei cinque Papi che presero parte ai Concili tenutisi
presso il Castello di Melfi. Nel transetto di destra in un grande reliquario è
contenuta la statua di S. Alessandro martire patrono della città e della
diocesi di Melfi
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