Raccontare e analizzare la pittura americana lungo tutto il corso del Novecento: è questo che si propone, pur attraverso un numero limitato di sole venti opere, la rassegna Da Hopper a Warhol. Pittura americana del XX secolo a San Marino, curata da Marco Goldin, che dal 21 gennaio al 3 giugno sarà presentata nella Repubblica di San Marino presso Palazzo SUMS. L’esposizione prende in considerazione, attraverso nomi celebri, tutti i momenti fondamentali della vicenda pittorica statunitense, a partire dal realismo di Edward Hopper da un lato e di Thomas Hart Benton dall’altro, senza dimenticare la particolare esperienza di Giorgia O’Keeffe. A questa prima fase succede quella della grande astrazione americana, divisa in mostra tra una parte più gestuale e una in cui il colore pare indicare il senso della costruzione e della forma. Tutti gli esponenti più noti vi sono presenti, a cominciare da Jackson Pollock e Franz Kline.
Ovviamente non mancano le opere dei due più alti rappresentanti della Pop Art, Andy Warhol e Roy Lichtenstein. La mostra sanmarinese si chiude con l’omaggio a Andrew Wyeth, che si riconnette straordinariamente al realismo di Hopper con le sue facciate di case di provincia bianchissime nella luce del sole. Ma l'ultima immagine sarà un grande quadro di Keith Haring, uno dei più celebrati artisti americani degli ultimi decenni.
La mostra è resa possibile grazie al prezioso aiuto in termini di prestiti di prestigiose realtà statunitensi: il Museum of Fine Arts di Boston, il Wadsworth Atheneum di Hartford, la Terra Foundation for American Art di Chicago, la Broad Art Foundation di Santa Monica e l'Adelson Gallery di New York.
Immagine: Andy Warhol, Jackie, 1964, vernice di polimeri sintetici e serigrafa su tela, cm 101,6x101,6, Hartford, CT, Wadsworth Atheneum Museum of Art - © Andy Warhol Foundation for the Visual Arts, SIAE 2011
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