di Sonia Gammone
Tra le tante colline caratteristiche del paesaggio
semi-montuoso della Basilicata nord-orientale e l’altopiano delle Murge, sorge
il Santuario della Madonna di Picciano. Tra le notizie documentarie più antiche
della presenza di una comunità monastica a Picciano, abbiamo un documento del
1219 e una bolla papale del 1238. Sarà la presenza benedettina a segnare
l’inizio dell’importanze del luogo e e l’avvio ufficiale alla devozione della
Madonna, alla quale era stato dedicato. Sempre ai benedettini si deve la
costruzione di un dignitoso oratorio, con uno splendido portale d’ingresso
scolpito a motivi geometrici e reticolato, sormontato da un piccolo rosone.
L’interno con un’unica navata longitudinale in stile romanico è ancora visibile
grazie a filari di tufo bicromo, giallo e bianco. Il fondale rivolto ad
oriente, terminava con un piccolo abside di sobria bellezza. Nel XIV secolo ai
monaci benedettini si sostituirono i Cavalieri di Malta che contribuirono a una
profonda trasformazione di tutto l’ambiente circostante e di conseguenza
modificarono anche il vecchio oratorio con lavori di ampliamento e
ristrutturazione, modificando in particolare il soffitto e realizzando un grande
affresco absidale raffigurante la scena evangelica dell’Annunciazione. Verso la
fine del XVI secolo si invertì l’orientamento della chiesa con lo sfondamento
dell’abside e la collocazione del presbiterio a ridosso dell’antico portale
d’ingresso. L’affresco absidale venne staccato e ricollocato in un altare
laterale. Attualmente il santuario si presenta come un edificio rettangolare e
al posto delle cupole più volte crollate a causa degli innumerevoli eventi
sismici, nel Seicento si è scelto di costruire una volta a botte. L’attuale
facciata della chiesa, sul lato di levante, presenta un corpo centrale
quadrangolare, in corrispondenza della navata centrale, con a fianco gli
spioventi della copertura delle due navate laterali; agli estremi del corpo
centrale della facciata di ergono due modesti campanili a vela. Sul lato ad
ovest è stato costruito un edificio successivo, come un deambulatorio, nel
quale è riposta la statua della Madonna di Picciano, vero e proprio motivo di
pellegrinaggio nei secoli.
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