[Comunicato stampa] Dal 1° aprile al 26 luglio 2015 Fondazione Roma Museo-Palazzo Cipolla presenta una ambiziosa operazione culturale che ha il suo principale centro propulsore nella mostra Barocco a Roma. La meraviglia delle arti. Come nell’immagine metaforica del «sole barberiniano», l’evento espositivo si colloca nel mezzo di un originale «sistema eliocentrico», i cui raggi sono rappresentati da una ricca serie di iniziative, presso alcuni tra i principali siti barocchi della città. La mostra, infatti, oltre ad essere una preziosa occasione di conoscenza, studio e aggiornamento sulle tematiche del periodo e i suoi protagonisti, offre l’opportunità di valorizzare il patrimonio storico-artistico ed architettonico barocco del territorio.
L’operazione, nata dalla determinata volontà del Presidente della Fondazione Roma, il Prof. Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, trova nella Fondazione Roma-Arte-Musei il nucleo aggregativo di numerose istituzioni pubbliche, private ed ecclesiastiche, le quali, grazie a questa, fanno sistema con la rassegna Barocco a Roma. La meraviglia delle arti offrendo una serie di eventi satellite correlati: itinerari esclusivi (Musei Vaticani), tour tematici con partenza dalla sede espositiva di Palazzo Cipolla (Complesso di Sant’Ivo alla Sapienza; Oratorio dei Filippini; Cappella dei Re Magi presso Propaganda Fide; Galleria Doria Pamphilj), percorsi barocchi (Musei Capitolini; Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini), visite speciali (Palazzo Colonna), mostre di approfondimento (Museo di Roma-Palazzo Braschi; Palazzo Chigi in Ariccia; Sala Alessandrina presso l’Archivio di Stato), giornate di studio, convegni, concerti e la rievocazione storica di Castel Sant’Angelo, con una mostra, la regata e la girandola di fuochi pirotecnici che celebrano la festa dei santi Pietro e Paolo.
La mostra Barocco a Roma. La meraviglia delle arti si propone come esperienza unica per conoscere l’«universo» barocco, prefigurato dalla poetica di Annibale Carracci – che già alla fine del ’500 anticipò un linguaggio pittorico decisamente nuovo per l’epoca – fino alle esperienze ascensionali del Baciccio. La mostra è il punto di partenza di un irripetibile viaggio nel Barocco a Roma, la città che nel Seicento divenne il centro culturale del mondo attirando a sé una infinita congerie di artisti italiani e stranieri, che, stimolati dalla politica della Chiesa, si «sfidarono» toccando i vertici di una creatività senza eguali. La pittura, la scultura, l’architettura e l’urbanistica raggiunsero allora i massimi livelli; la mostra mira a svelarne il fascino attraverso la ricostruzione del percorso creativo dell’artista, dall’idea progettuale – sono esposti in mostra, tra l’altro, studi, bozzetti, schizzi, piante e sezioni architettoniche – fino all’opera compiuta, anche oltre il perimetro della mostra.
La mostra presenta al pubblico quasi 200 opere – tra dipinti, sculture, disegni, medaglie e oggetti – dislocate e contestualizzate in uno spazio visivo ispirato alle inquiete architetture del Borromini; una cornice di grande suggestione, che rispecchia la tradizionale cura del Museo per gli allestimenti. Tra le opere più ricercate troviamo il disegno riferibile a Ciro Ferri tratto dagli affreschi di Pietro da Cortona per palazzo Pamphilj a piazza Navona e il Contro-progetto del colonnato di piazza San Pietro di Gian Lorenzo Bernini. Si possono ammirare anche i bozzetti del Bernini per le statue di ponte Sant’Angelo e per l’Estasi di Santa Teresa (provenienti dal Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo); il prezioso arazzo Mosè bambino calpesta la corona del faraone su cartone di Nicolas Poussin e Charles Le Brun (proveniente dal Mobilier National di Parigi) nonché disegni progettuali di Francesco Borromini e Pietro da Cortona. Altri capolavori che arricchiscono l’evento della mostra sono: Ritratto di Costanza Bonarelli del Bernini (Museo del Bargello), Atalanta e Ippomene di Guido Reni (Museo di Capodimonte), Trionfo di Bacco di Pietro da Cortona (Musei Capitolini), Santa Maria Maddalena penitente con due angeli di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (Musei Vaticani), Il Tempo vinto dalla Speranza e dalla Bellezza di Simon Vouet (Museo Nacional del Prado).
Nel percorso espositivo spiccano le due composizioni con gli Angeli musici di Giovanni Lanfranco – opere sopravvissute all’incendio della Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini a Roma – mai esposte sino ad ora dopo il tragico evento risalente all’Ottocento. I dipinti saranno presentati per la prima volta in mostra dopo il restauro realizzato grazie all’intervento della Fondazione Roma-Arte-Musei, che ha voluto compiere un gesto significativo restituendo finalmente queste due importanti opere d’arte alla città di Roma e alla visibilità collettiva. Al termine dell’esposizione gli Angeli, dopo due secoli di oblio, ritorneranno nella loro chiesa di via Veneto.
La rassegna vanta ulteriori e importanti prestiti concessi dai più autorevoli musei del mondo, tra cui: Musée du Louvre e Mobilier National et des manufactures des Gobelins di Parigi, Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, Kunsthistorisches Museum e Albertina Museum di Vienna, Museo Nacional del Prado di Madrid, Staatliche Museen di Berlino, Victoria & Albert Museum di Londra, Musei Vaticani, oltre ai principali istituti museali italiani (Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini, Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Corsini, Galleria Borghese, Galleria Spada, Musei Capitolini, Palazzo Chigi in Ariccia, Galleria degli Uffizi, Museo Nazionale del Bargello, Museo Nazionale di Capodimonte).
La mostra Barocco a Roma. La meraviglia delle arti si propone come esperienza unica per conoscere l’«universo» barocco, prefigurato dalla poetica di Annibale Carracci – che già alla fine del ’500 anticipò un linguaggio pittorico decisamente nuovo per l’epoca – fino alle esperienze ascensionali del Baciccio. La mostra è il punto di partenza di un irripetibile viaggio nel Barocco a Roma, la città che nel Seicento divenne il centro culturale del mondo attirando a sé una infinita congerie di artisti italiani e stranieri, che, stimolati dalla politica della Chiesa, si «sfidarono» toccando i vertici di una creatività senza eguali. La pittura, la scultura, l’architettura e l’urbanistica raggiunsero allora i massimi livelli; la mostra mira a svelarne il fascino attraverso la ricostruzione del percorso creativo dell’artista, dall’idea progettuale – sono esposti in mostra, tra l’altro, studi, bozzetti, schizzi, piante e sezioni architettoniche – fino all’opera compiuta, anche oltre il perimetro della mostra.
La mostra presenta al pubblico quasi 200 opere – tra dipinti, sculture, disegni, medaglie e oggetti – dislocate e contestualizzate in uno spazio visivo ispirato alle inquiete architetture del Borromini; una cornice di grande suggestione, che rispecchia la tradizionale cura del Museo per gli allestimenti. Tra le opere più ricercate troviamo il disegno riferibile a Ciro Ferri tratto dagli affreschi di Pietro da Cortona per palazzo Pamphilj a piazza Navona e il Contro-progetto del colonnato di piazza San Pietro di Gian Lorenzo Bernini. Si possono ammirare anche i bozzetti del Bernini per le statue di ponte Sant’Angelo e per l’Estasi di Santa Teresa (provenienti dal Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo); il prezioso arazzo Mosè bambino calpesta la corona del faraone su cartone di Nicolas Poussin e Charles Le Brun (proveniente dal Mobilier National di Parigi) nonché disegni progettuali di Francesco Borromini e Pietro da Cortona. Altri capolavori che arricchiscono l’evento della mostra sono: Ritratto di Costanza Bonarelli del Bernini (Museo del Bargello), Atalanta e Ippomene di Guido Reni (Museo di Capodimonte), Trionfo di Bacco di Pietro da Cortona (Musei Capitolini), Santa Maria Maddalena penitente con due angeli di Giovan Francesco Barbieri detto il Guercino (Musei Vaticani), Il Tempo vinto dalla Speranza e dalla Bellezza di Simon Vouet (Museo Nacional del Prado).
Nel percorso espositivo spiccano le due composizioni con gli Angeli musici di Giovanni Lanfranco – opere sopravvissute all’incendio della Chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini a Roma – mai esposte sino ad ora dopo il tragico evento risalente all’Ottocento. I dipinti saranno presentati per la prima volta in mostra dopo il restauro realizzato grazie all’intervento della Fondazione Roma-Arte-Musei, che ha voluto compiere un gesto significativo restituendo finalmente queste due importanti opere d’arte alla città di Roma e alla visibilità collettiva. Al termine dell’esposizione gli Angeli, dopo due secoli di oblio, ritorneranno nella loro chiesa di via Veneto.
La rassegna vanta ulteriori e importanti prestiti concessi dai più autorevoli musei del mondo, tra cui: Musée du Louvre e Mobilier National et des manufactures des Gobelins di Parigi, Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo, Kunsthistorisches Museum e Albertina Museum di Vienna, Museo Nacional del Prado di Madrid, Staatliche Museen di Berlino, Victoria & Albert Museum di Londra, Musei Vaticani, oltre ai principali istituti museali italiani (Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Barberini, Galleria Nazionale di Arte Antica in Palazzo Corsini, Galleria Borghese, Galleria Spada, Musei Capitolini, Palazzo Chigi in Ariccia, Galleria degli Uffizi, Museo Nazionale del Bargello, Museo Nazionale di Capodimonte).
Titolo: Barocco a Roma. La meraviglia delle arti
A cura di: Maria Grazia Bernardini e Marco Bussagli
Sede: Roma, Fondazione Roma Museo – Palazzo Cipolla (via del Corso, 320)
Periodo: 1 aprile - 26 luglio 2015
Orari: lunedì ore 15.00 > 20.00, dal martedì al giovedì e domenica ore 10.00 > 20.00, venerdì e sabato 10.00 > 21.30 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Catalogo: Skira
Immagine: Peter Paul Rubens, San Sebastiano curato dagli angeli, 1602-04, olio su tela, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Antica in Palazzo Corsini.
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