Comunicato stampa
Il Chiostro del Bramante ospita Brueghel. Meraviglie dell’arte fiamminga, la prima grande
esposizione mai realizzata a Roma dedicata alla celeberrima stirpe di artisti. Un’occasione unica per ammirare i capolavori di un’intera dinastia di
eccezionale talento, attiva tra il XVI e il XVII secolo, e ripercorrerne la
storia, lungo un orizzonte temporale, familiare e pittorico di oltre 150 anni. Curata da Sergio Gaddi e Doron J. Lurie, Conservatore dei Dipinti Antichi al
Tel Aviv Museum of Art, la mostra è promossa e organizzata da Arthemisia Group
e DART Chiostro del Bramante.
Con oltre 100 opere, l’esposizione offre al pubblico la possibilità di vedere da vicino originali meravigliosi, presentati per la prima volta in modo organico e completo nella suggestiva cornice capitolina, provenienti da alcuni tra i più importanti musei nazionali e internazionali, ma non solo. Proprio nella provenienza di diverse opere da un elevato numero di prestigiose collezioni private, di estremamente frammentaria dislocazione nel mondo, sta infatti l’eccezionalità di questa mostra che è riuscita a raccogliere e mettere insieme capolavori altrimenti difficilmente accessibili, molti dei quali del resto finora mai esposti al pubblico.
Un’opportunità imperdibile dunque per apprezzare alcuni straordinari dipinti, per la prima volta in Italia, come il magnifico I sette atti di pietà (1616-1618 ca.) di Pieter Brueghel il Giovane, in cui le diverse rappresentazioni della carità vengono esaltate e declinate attraverso l’intensità delle figure ritratte, richiamando per contrapposizione I sette peccati capitali di Hieronymus Bosch (1500 ca.), altro eccezionale quadro della collezione presente in mostra, mai giunto prima nella Città Eterna. E proprio dal rapporto che con Bosh ebbe il capostipite dei Brueghel, Pieter il Vecchio (1525/1530 ca. - 1569), inizia il racconto della dinastia che, con la sua visione disincantata dell’umanità, ha segnato la storia dell’arte europea dei secoli a venire.
Con oltre 100 opere, l’esposizione offre al pubblico la possibilità di vedere da vicino originali meravigliosi, presentati per la prima volta in modo organico e completo nella suggestiva cornice capitolina, provenienti da alcuni tra i più importanti musei nazionali e internazionali, ma non solo. Proprio nella provenienza di diverse opere da un elevato numero di prestigiose collezioni private, di estremamente frammentaria dislocazione nel mondo, sta infatti l’eccezionalità di questa mostra che è riuscita a raccogliere e mettere insieme capolavori altrimenti difficilmente accessibili, molti dei quali del resto finora mai esposti al pubblico.
Un’opportunità imperdibile dunque per apprezzare alcuni straordinari dipinti, per la prima volta in Italia, come il magnifico I sette atti di pietà (1616-1618 ca.) di Pieter Brueghel il Giovane, in cui le diverse rappresentazioni della carità vengono esaltate e declinate attraverso l’intensità delle figure ritratte, richiamando per contrapposizione I sette peccati capitali di Hieronymus Bosch (1500 ca.), altro eccezionale quadro della collezione presente in mostra, mai giunto prima nella Città Eterna. E proprio dal rapporto che con Bosh ebbe il capostipite dei Brueghel, Pieter il Vecchio (1525/1530 ca. - 1569), inizia il racconto della dinastia che, con la sua visione disincantata dell’umanità, ha segnato la storia dell’arte europea dei secoli a venire.
Titolo mostra: Brueghel. Meraviglie dell'arte fiamminga
A cura di: Sergio Gaddi - Doron J. Lurie
Sede: Chiostro del Bramante, Via della Pace, Roma
Periodo: 18 dicembre 2012 - 7 luglio 2013
Immagini:
- Pieter Brueghel il Giovane, Danza nuziale all’aperto, 1610 ca., olio su tavola, 74,2 x 94 cm,
U.S.A. Collezione privata.
- Pieter Brueghel il Giovane, I sette atti di pietà, 1616 - 1618 ca., olio su tavola, 44 x 57,50 cm, Collezione privata.
- Pieter Brueghel il Giovane, Trappola per uccelli, 1605, olio su tavola, 50,5 x 61 cm, Genève, Collection Torsten Kreuger.
- Pieter Brueghel il Giovane, I sette atti di pietà, 1616 - 1618 ca., olio su tavola, 44 x 57,50 cm, Collezione privata.
- Pieter Brueghel il Giovane, Trappola per uccelli, 1605, olio su tavola, 50,5 x 61 cm, Genève, Collection Torsten Kreuger.
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