giovedì 7 febbraio 2013

I Brueghel: storia di una stirpe di artisti

di Giulia Smeraldo

L’originalità con la quale si impose l’arte della dinastia dei Brueghel nell’Europa del ‘500/‘600 è unica nella storia dell’arte moderna. In pieno Rinascimento, quando l’Italia con Michelangelo, Tiziano e Leonardo portava avanti le teorie omocentriche nelle arti e nelle scienze, nei Paesi Bassi era in atto un “Rinascimento fiammingo”.
Per la prima volta il territorio romano ospita un’esposizione inedita (Brueghel.  Meraviglie dell’arte fiamminga, Roma - Chiostro del Bramante), volta a celebrare la grande stagione dell’arte fiamminga del XVI secolo. La stirpe dei Brueghel rappresentò un cambio di rotta all’interno degli sviluppi artistici del periodo, ma allo stesso tempo elevò la cultura dell’arte del nord Europa a qualcosa di nuovo: unì la tradizione classica dei temi e delle figure fiamminghe con un nuovo tratto del disegno e con nuovi ed esilaranti colori vellutati.
La mostra, divisa in cinque sezioni, ci propone un viaggio attraverso la storia dei Brueghel e le scelte artistiche di una delle famiglie più prolifiche della storia dell’arte: si parte con le influenze che Pieter Brueghel il Vecchio (capostipite) subì e quelle che invece scelse come sue linee guida, tra cui il celeberrimo Hieronymus Bosch. L’allestimento impiegato esalta con chiarezza la linea curatoriale scelta, facendo risaltare le varie opere in mostra con una valutazione accurata dell’illuminazione e dando risalto all’intimità con la quale le opere stesse si mettono in relazione con noi che le ammiriamo. Dopo un primo piano dove ci troviamo invasi da paesaggi agresti miscelati al simbolismo cattolico ed opere di immenso pregio pittorico, saliamo di un piano dove le scelte della famiglia Brueghel iniziano a divergere. Dei due figli di Pieter Brueghel il Vecchio, solo Pieter il Giovane sceglie di seguire i temi paterni, mentre Jan il Vecchio decide di soffermarsi sulla spettacolarità della natura. Nascono così i famosi quadri di fiori, dove i colori e le linee risultano chiaramente appartenere alla cultura pittorica fiamminga, ma allo stesso tempo le emozioni provate non sono più relegate ad una perfezione realistica, bensì ad un sentimento che ci trasporta direttamente all’interno di una delle stagioni più ricche dell’arte moderna europea: il barocco.
I successivi discendenti della famiglia Bruegel porteranno avanti la scelta di concentrarsi sulla bellezza e sulla grazia della natura, piuttosto che sull’evoluzione dell’uomo, andando controcorrente; scelta che ci ha lasciato opere d’arte di un valore inestimabile, non solo per la qualità pittorica, ma per l’anima che ci parla all’interno delle opere stesse.
Una mostra per tutti, una mostra per assaporare un barocco diverso da quello che siamo soliti immaginare, una mostra davvero eccezionale.

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