di Carlo Maria Nardiello
«Each man kills the thing he loves». Ognuno uccide ciò che ama, scriveva Oscar Wilde durante la detenzione nel carcere di Reading Goal. Eppure ad ogni uomo e donna autori di atti contrari alla giustizia è affidata, oggi, la possibilità di tornare a vivere: perché chi uccide, uccide prima di tutto se stesso.
Fuoridaqui, mostra-reportage curata da Basilicata Culture ospitata all’interno del Tribunale di Potenza, rappresenta un momento di sintesi tra la progettualità e la realizzazione delle principali esperienze laboratoriali portate avanti nelle carceri italiane.
Una copiosa serie di scatti fotografici, fedeli testimoni oculari di atti creativi e lavorativi, contribuisce a creare un dialogo troppo spesso assente tra il dentro e il fuori, utile ad una sensibilizzazione della società libera, prima ancora di chi libero non lo è più.
Se è vero, com’è vero, che viviamo in una società di diritto allora la possibilità offerta ai detenuti di tornare ad “essere”, dopo aver scelto di “non essere”, promuove il reinserimento attivo e partecipato all’interno della catena sociale. Per il tramite di corsi in aula, laboratori teatrali, officine artigianali e sartoriali e scuole di cucina, i condannati scelgono di dedicarsi ad attività socialmente condivise, utili ma soprattutto professionalmente appaganti.
Scontare una pena significa, anche, riconoscere l’errore commesso: alla fase dell’accettazione (del lutto interiore) fa seguito quella della ricostruzione. Dietro la guida e la passione di docenti e volontari che mettono a disposizione conoscenze e strumenti, i reclusi possono guardare oltre il limbo della carcerazione e affacciarsi verso un mondo che rende liberi. Solo in quest’ottica l’evasione è auspicabile e perseguibile: nella misura in cui è un anelito verso il riscatto e la riabilitazione.
Vale la pena lavorare, realizzato nelle case circondariali di Potenza e Melfi, è solo uno dei progetti in mostra: 11 fotografie in bianco e nero colte dall’occhio di Aldo Marinetti.
Titolo: Fuoridaqui. Mostra-reportage sulle esperienze di creatività e lavoro in carcere
Sede: Tribunale di Potenza, Atrio aula Mario Pagano
Periodo: 15 novembre - 4 dicembre 2015
A cura di: Basilicata Culture
In collaborazione con: Tribunale di Potenza
In collaborazione con: Tribunale di Potenza
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